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  • Categoria: Attualità
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Oggi ad Ancona gran finale del 6° Festival della storia dedicato ai tradimenti

Foro Festival storia di Ancona 250Oggi ad Ancona gran finale del 6° Festival della storia dedicato ai tradimenti e in corso negli spazi della Mole Vanvitelliana. Iniziata giovedì scorso con la lectio magistralis di Emilio Gentile dedicata al "voto del Gran Consiglio del Fascismo, il 25 luglio 1943", l’edizione 2024 del Festival si è subito rivelata di gran successo.

«Rispetto al passato – ha detto la Presidente del Festival, Valentina Conti - abbiamo registrato un diffuso aumento di pubblico a tutti gli appuntamenti fin qui programmati, con alcuni ‘tutto esaurito’ e perfino, in qualche caso, con la gente che ha seguito in piedi e con attenzione i 55 minuti di ogni intervista. Insomma, un’edizione da record, senza dimenticare che il diffuso aumento di pubblico è giunto inaspettato poiché in concomitanza sia con altre manifestazioni pubbliche ad Ancona, sia per le condizioni climatiche davvero difficili di questi giorni a causa delle alte temperature. Stasera archiviamo il 6° Festival della Storia e già nei prossimi giorni cominceremo a lavorare alla prossima edizione, il cui tema per ora resta top secret: abbiamo delle idee, ne stiamo discutendo e presto sveleremo il tema dell’edizione 2025».

Il programma odierno, dopo un appuntamento antimeridiano, alle ore 17 all’Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona prevede la presenza di Giovanni Brizzi - professore emerito di Storia romana all’Università di Bologna, e già docente a Sassari, a Udine e alla Sorbona di Parigi – che dialogherà con la giornalista Lucilla Niccolini sul tema "Bellum..iustum: le regole della guerra".

A seguire, alle 18, si terrà l’incontro particolarmente atteso con l’editorialista del Corriere della sera, nonché professore emerito all’Università di Bologna, Angelo Panebianco, che con Francesco Maria Tiberi dialogherà sul tema "Il tradimento degli intellettuali" che da custodi dei valori universali dell’umanesimo europeo oggi risultano mosche cocchiere delle ideologie del Novecento.

Chiuderà il carnet degli incontri in Auditorium, alle ore 19, il giurista con la passione della storia, nonché professore ordinario di Diritto canonico ed ecclesiastico all’Università di Bologna, Antonello De Oto che sul tema "L’eguale libertà delle religioni nell’era dei conflitti d’identità" ne discuterà con Antonio Di Stasi.

Nella Sala Boxe gli incontri inizieranno alle 17 quando la scrittrice Manuela Dviri dialogherà con Maria Grazia Camilletti sul tema "Vita e lavoro di una donna in tempo di guerra"; a seguire, alle 18, il docente di Storia moderna e Storia del cristianesimo all’Università di Modena e Reggio Emilia, Matteo Al Kalak, dialogherà con Luca Andreoni sul tema "Tradire Dio. Cristiani, ebrei, marrani".

Infine Roberto Mancini (professore di Filosofia teoretica all’Università di Macerata) e Adrian Bravi (scrittore argentino di discendenza italiana, che vive a Recanati e lavora come bibliotecario presso l’Università di Macerata) dialogheranno con Simona Antolini sul tema "Vox tradita", in particolare quella tramandata, la cui espressione intima e originale può essere “tradita” da diversi fattori che interpellano la nostra coscienza e il nostro agire.