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dall'Europa

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Piano di investimenti per l'Europa: dal FEI e dal Fondo di Garanzia per le PMI oltre 1 miliardo di euro di finanziamenti per le PMI italiane

LAPILLI LOGO Comm. EU ottobre 2013 250Bruxelles, 4 marzo 2016. Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e il Fondo di Garanzia per le PMI hanno firmato in Italia un accordo COSME, che usufruisce del sostegno del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), fulcro del Piano di investimenti per l'Europa.

Il contratto di controgaranzia consentirà al Fondo di Garanzia di sostenere finanziamenti per oltre 1 miliardo di EUR a favore di 20 000 piccole e medie imprese (PMI) italiane nel corso dei prossimi dodici mesi. Il Fondo di Garanzia sosterrà le PMI italiane tramite i confidi (società di mutua garanzia che forniscono garanzie alle PMI in Italia). Il contratto di controgaranzia è stipulato nell'ambito del programma COSME, con il sostegno finanziario della Commissione europea.

Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per il portafoglio "Occupazione, crescita, investimenti e competitività", ha dichiarato: "L'Italia è molto impegnata nella conclusione delle convenzioni di finanziamento per le PMI nel quadro del Piano di investimenti: il numero di quelle stipulate in Italia è di gran lunga superiore a quelle concluse negli altri Stati membri. Si tratta di uno sviluppo particolarmente positivo in quanto le PMI sono la spina dorsale dell'economia italiana e non dovrebbero avere difficoltà di accesso ai finanziamenti necessari per i loro progetti. Spero che l'accordo firmato oggi e che gode del sostegno del FEIS consenta alle 20 000 piccole imprese interessate di concretizzare le loro idee."

Nel commentare la firma del contratto, l'Amministratore unico del FEI Pier Luigi Gilibert ha affermato: "Sono lieto della firma con la controparte italiana Fondo di Garanzia di questo contratto di controgaranzia per le PMI che beneficia del sostegno del FEIS. Questo nuovo accordo consentirà a 20 000 PMI italiane di accedere ai finanziamenti necessari per promuovere la crescita, creare posti di lavoro e sviluppare le rispettive imprese."

Carlo Sappino, Direttore generale per gli Incentivi alle imprese del ministero dello Sviluppo economico, ha dichiarato: "Siamo lieti e onorati della firma di questo contatto di controgaranzia tra il FEI e il Fondo di Garanzia per le PMI. Grazie ad esso, soprattutto in questa fase difficile attraversata dal mercato italiano del credito, si potrà disporre di un maggior numero di strumenti per sostenere l'accesso ai finanziamenti da parte delle PMI, vero pilastro del nostro sistema produttivo."

L'accordo riflette l'impegno del gruppo BEI a rispondere con tempestività alle richieste degli Stati membri, della Commissione europea e del Parlamento europeo per un rapido avvio di iniziative concrete nell'ambito del FEIS finalizzate ad accelerare le operazioni di concessione di prestiti e di garanzie che siano in grado di stimolare la crescita e l'occupazione nell'UE.

Contesto

Fondo europeo per gli investimento (FEI)

Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) fa parte del gruppo della Banca europea per gli investimenti. La sua missione fondamentale è sostenere le microimprese, le piccole e medie imprese europee, facilitandone l'accesso ai finanziamenti. Il FEI elabora e sviluppa strumenti di capitale di rischio e di capitale di crescita, strumenti di garanzia e di microfinanza destinati specificamente a questo segmento di mercato. In questo ruolo il FEI promuove gli obiettivi dell'UE nei settori dell'innovazione, della ricerca e dello sviluppo, dell'imprenditorialità, della crescita e dell'occupazione. Il totale degli impegni netti del FEI in fondi di equity ammontava a oltre 8,8 miliardi di EUR alla fine del 2014. Con investimenti in oltre 500 fondi, il FEI è un attore di primo piano nel campo dei fondi di capitale di rischio e per la crescita in Europa, anche nei segmenti dell'alta tecnologia e "early stage". A fianco delle attività nel settore dell'equity, va ricordato il portafoglio di garanzie per prestiti del FEI: oltre 5,6 miliardi di EUR impegnati in più di 350 operazioni alla fine della 2014, che fanno del FEI uno di principali prestatori europei di garanzie alle PMI e un garante di primo piano nel settore della microfinanza.

Fondo di Garanzia per le PMI

Il Fondo di Garanzia per le PMI è un fondo nazionale di garanzia per le PMI istituito dall'articolo 2, comma 100, lettera a), della legge n. 662/1996 "allo scopo di assicurare una parziale assicurazione ai crediti concessi dagli istituti di credito a favore delle piccole e medie imprese".  Il Fondo di Garanzia per le PMI è gestito per conto del ministero per lo Sviluppo economico da Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A. (BdM–MCC), mandataria del raggruppamento temporaneo di imprese costituito da BdM-MCC stessa (gruppo Poste Italiane), MedioCredito Italiano (gruppo Intesa), MPS Capital Services (gruppo MPS), Artigiancassa (gruppo BNL - BNP Paribas), ICBPI (gruppo ICBPI). L'amministrazione del Fondo è affidata a un Consiglio di sette membri, così costituito: due rappresentanti del ministero dello Sviluppo economico, un rappresentante del ministero dell'Economia e delle finanze, un rappresentante del dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica, un rappresentante designato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e due esperti in materia creditizia e di finanza d'impresa.

Garantisce qualsiasi tipologia di operazione finanziaria finalizzata all'attività di impresa, di qualsiasi durata e in ogni settore. La garanzia è assistita da una garanzia pubblica con un coefficiente di rischio zero per l'importo concesso e ciò si traduce in un notevole miglioramento della capacità di prestito delle banche. La garanzia è concessa a banche, società di mutua garanzia e ad altri fondi di garanzia tramite una garanzia di pagamento a prima richiesta. Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.fondidigaranzia.it.

Piano di investimenti per l'Europa

Il piano di investimenti per l'Europa mira a rimuovere gli ostacoli agli investimenti, a dare visibilità e assistenza tecnica ai progetti di investimento e a un uso più intelligente delle risorse finanziarie nuove ed esistenti. Il Piano di investimenti sta già producendo risultati. Secondo le stime della Banca europea per gli investimenti (BEI), fino a febbraio 2016 il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) aveva attivato oltre 60 miliardi di EUR di investimenti in Europa.

Situazione a gennaio 2016, compresa la ripartizione per settore e per paese. Per ulteriori informazioni, consultare le Domande e risposte.

COSME

COSME è il programma dell'UE per la competitività delle imprese e le piccole e medie imprese (PMI) per il periodo 2014-2020, che dispone di un bilancio totale di 2,3 miliardi di EUR. Almeno il 60% delle risorse del programma sarà destinato ad agevolare l'accesso delle PMI ai finanziamenti in Europa attraverso due strumenti finanziari. Lo strumento di garanzia dei prestiti del programma COSME fornisce garanzie e controgaranzie alle istituzioni finanziarie per aiutarle a erogare nuovi prestiti e finanziamenti tramite leasing alle PMI. Lo strumento prevede anche la cartolarizzazione di portafogli di crediti concessi alle PMI. Il programma COSME investe anche attraverso il suo strumento di equity per la crescita in fondi di equity che forniscono capitale di rischio alle PMI soprattutto nelle fasi di crescita e di espansione. Il programma COSME si fonda sul successo del programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) che, tra il 2007 e il 2013, ha contribuito a mobilitare oltre 20 miliardi di EUR di prestiti e 3 miliardi di EUR di capitale di rischio a favore di oltre 373 000 PMI in Europa.

Le imprese possono contattare le istituzioni finanziarie selezionate del loro paese per accedere ai finanziamenti dell'UE:http://www.access2finance.eu/.

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Sondaggio aiuti allo sviluppo, sostegno dei cittadini UE mai così favorevole negli ultimi 6 anni

LAPILLI LOGO Comm. EU ottobre 2013 250Bruxelles, 29 febbraio 2016. I nuovi dati indicano che quasi nove cittadini UE su dieci sono favorevoli agli aiuti allo sviluppo (precisamente l’89%, con un aumento di quattro punti percentuali rispetto al 2014).

I nuovi dati indicano che quasi nove cittadini UE su dieci sono favorevoli agli aiuti allo sviluppo (precisamente l’89%, con un aumento di quattro punti percentuali rispetto al 2014). Più della metà dei cittadini sostengono che l’UE debba garantire i livelli di aiuto promessi, mentre la proposta di fornire più aiuti di quelli annunciati raccoglie il favore del 16% dei cittadini.

Il Commissario UE per la cooperazione internazionale e lo sviluppo, Neven Mimica, ha presentato oggi i risultati del sondaggio Eurobarometro sulle attività dell’UE in materia di cooperazione internazionale e sviluppo. I dati mostrano che la vasta maggioranza degli europei ha un atteggiamento positivo verso i benefici della cooperazione internazionale e dello sviluppo. Quasi tre quarti dei partecipanti al sondaggio concorda sul fatto che l’aiuto allo sviluppo sia un modo efficace per contrastare l’immigrazione irregolare (il 73%), mentre l’80% degli europei ritiene che lo sviluppo sia diretto interesse dell’Unione europea.

In occasione dell’annuncio dei risultati, il Commissario Mimica ha osservato: “I risultati dell’Eurobarometro dimostrano chiaramente che i cittadini UE conoscono il valore e l’importanza della attività dell’UE in materia di cooperazione internazionale e sviluppo. Quasi nove intervistati su dieci ritengono che aiutare i paesi in via di sviluppo sia importante, mentre più di sette su dieci convengono sul fatto che la lotta alla povertà nei paesi in via di sviluppo abbia un impatto positivo sui cittadini dell’UE. In un momento in cui l’Europa è chiamata a dimostrare la propria importanza per la vita dei suoi cittadini, dobbiamo cogliere questa opportunità, evidenziando i risultati di ciò che facciamo e il loro impatto sul terreno, richiamando l’attenzione sulla differenza che comportano per la vita delle persone e sui vantaggi che apportano ai valori e agli interessi dell’Europa.”

L’indagine si è svolta verso la fine del 2015, ovvero dell’Anno europeo per lo sviluppo. Uno degli obiettivi dell’Anno europeo per lo sviluppo era proprio rafforzare la consapevolezza dei cittadini su come funzionano gli aiuti allo sviluppo dell’UE e per cosa vengano spesi i fondi. L’indagine dimostra che la campagna ha prodotto i risultati attesi: quasi una persone interrogata su cinque era infatti a conoscenza del fatto che il 2015 era l’Anno europeo per lo sviluppo (con un aumento del 50% circa rispetto ai risultati del 2014).

Principali risultati del sondaggio speciale Eurobarometro sullo sviluppo

In base ai risultati vi è un aumento della percentuale di cittadini secondo i quali la lotta alla povertà nei paesi in via di sviluppo dovrebbe essere una delle principali priorità dell’Unione europea (69%, con un aumento di cinque punti percentuali,) e dei governi nazionali (50%, con un aumento di cinque punti percentuali). Quasi sette intervistati su dieci si dichiarano a favore di un aumento degli aiuti allo sviluppo erogati dall’UE (68%), con una percentuale più elevata rispetto agli ultimi anni.

I cittadini dell’Unione ritengono poi che la pace e la sicurezza nei paesi in via di sviluppo rappresentino la sfida più importante dell’anno per lo sviluppo e la cooperazione (41%): probabilmente proprio perché la pace e la sicurezza possono essere considerate fattori chiave per affrontare alle radici il problema della migrazione irregolare. Al secondo posto vengono citate la sanità e l’istruzione (entrambe al 34%).

Oltre un terzo degli europei ha peraltro sentito parlare o letto qualcosa sugli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile (36%). Nell’indagine «Eurobarometro» del 2013 erano invece appena il 22% i cittadini che dichiaravano di aver sentito parlare degli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM).

Per ulteriori informazioni

Speciale Eurobarometro:

http://ec.europa.eu/europeaid/special-eurobarometer-441-european-year-development-citizens-views-development-cooperation-and-aid_en

Il sito contiene inoltre schede informative specifiche per paese tradotte nelle lingue ufficiali di tutti gli Stati membri dell’UE, infografiche, schede informative sui risultati complessivi a livello UE e sul gruppo-campione specifico dei giovani.

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