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Forte più che mai a Villa Bertelli Il dono di Elisabetta Rogai a chi sa apprezzare l’arte

Forte più che mai a Villa Bertelli

Il dono di Elisabetta Rogai

a chi sa apprezzare l’arte

 

invito cartolina 2025 07 04 250Elisabetta Rogai torna a esporre in Versilia, non ultima tra ci è rimasto sedotto dall’incomparabile bellezza di una lingua di terra compresa tra mare e montagna, che ha affascinato centinaia di artisti.

Dal primo agosto al 7 settembre 2025, al primo piano della ottocentesca Villa Bertelli di Forte dei Marmi la mostra Forte più che mai si presenta come un vero e proprio dono dell’Artista a chi sa apprezzare l’arte.

La mostra propone infatti 25 opere che abbracciano ben 14 anni di carriera artistica di Rogai, comprendendo 13 dipinti su tela – tra i quali Il tuffo perfetto, concepito quest’anno proprio come omaggio al mare della Versilia e che rappresenta l’immagine portante dell’intera esposizione -, e poi cinque dipinti su denim (il tessuto dei jeans che da motti anni rappresenta un supporto particolarmente caro all’Artista) e sette scaglie di marmo dai 10 ai 25 chilogrammi, su cui Elisabetta Rogai ha dipinto figure per lo più femminili utilizzando colori a olio e vino.

In particolare la scelta del marmo bianco delle Alpi Apuane come supporto per la pittura rappresenta l’ennesima dedica dell’Artista alla Versilia, una terra che – a cominciare da Michelangelo Buonarroti – nella seconda metà del millennio scorso ha sempre attratto gli artisti che ne hanno celebrato il candido splendore, l’unicità e l’irresistibile appeal.

Anche Forte più che mai si pone lo stesso obiettivo.

Per la pittrice fiorentina – che in oltre 50 anni di carriera è tra le rare artiste ad aver eseguito dei grandi affreschi ed è stata autrice della pittura sul Drappellone del palio di Siena del 2015 - si tratta di un ritorno in Versilia: già nel 2004 il Chiostro di Sant’Agostino di Pietrasanta ospitò la sua mostra personale “La Forza e la Virtù” organizzata dal Comune; poi nel 2009 alla Versiliana di Marina di Pietrasanta per tutta l’estate si ammirarono i dipinti dell’Artista nella mostra "Senza compromessi"; quindi con l’inizio della pratica della "enoarte" – la pittura con il vino che tanta fama e successo le ha procurato in Italia e all’estero – innumerevoli sono state le performance che hanno visto protagonista Elisabetta Rogai proprio in Versilia.

Fino alla scorsa estate, quando nel Boschetto dei lecci di Villa Bertelli, a Forte dei Marmi, l’Artista volle presentare anche agli amici versiliesi il catalogo della sua mostra "Due leoni per due Repubbliche" che si era appena conclusa a Ca’ Sagredo, sul Canal Grande a Venezia.

Adesso Elisabetta Rogai torna nella villa ottocentesca di via Mazzini con una mostra personale che è una dedica speciale a Forte dei Marmi a cominciare dal titolo: Forte piùElisabetta Rogai 250 che mai – con l’allestimento dell’architetto Monica Baldi -, una mostra che vuol essere anche un invito, dopo il mare o la piscina, a tuffarsi nell’arte, che poi rappresenta un tassello culturale fondamentale della civiltà cui apparteniamo.

Arricchisce e completa la mostra il catalogo realizzato da Angelo Pontecorboli Editore dove, insieme alle immagini di tutte le opere in mostra, si possono leggere i testi di Bruno Murzi (Sindaco di Forte dei Marmi), di Ermindo Tucci (Presidente di Villa Bertelli), di Cristina Acidini (Presidente dell’Accademia delle Arti del disegno), di Monica Baldi e di Marco Ferri.

Patrocinata dal Comune di Forte dei Marmi, la mostra di Elisabetta Rogai è realizzata con il contributo di IW Private investiments, il Marroneto, Fabio Bellagambi, IS intermediazione assicurativa, Bardi, Tiziana Petracchi per Sant'Andrea, Bartolacci design, Beccofino, Venturini cantina enoteca e Fonteviva.

Sullo stesso catalogo Elisabetta Rogai scrive: «La mia arte è un dono di me agli altri, un pensiero che prende forma ed è unico e irripetibile. Un dono che nel tempo accresce il proprio valore e che è frutto della passione di una donna che non ha mai dipinto per hobby, ma l’ha scelto come professione. E gli amanti dell’arte che mi seguono hanno di nuovo l’opportunità di premiarsi con dipinti belli, originali e duraturi. E questo nuovo incontro avviene in una terra a me tanto cara».

E se perfino Eugenio Montale, Premio Nobel per la letteratura, pur in età matura nel 1964 si era divertito a dipingere ad acquarello le cabine della spiaggia di Forte dei Marmi, cedendo all’incanto della «natura selvaggia e sublime» di dannunziana memoria, c’è da capire l’emozione dell’artista fiorentina nell’inaugurare questa sua nuova avventura espositiva.

INFO MOSTRA

Elisabetta Rogai

Forte più che mai

01.08.2025 – 07.09.2025

Inaugurazione VE 01.08.2025 ore 19

Sala Ferrario, Villa Bertelli

via Giuseppe Mazzini 200, Forte dei Marmi LU

Ingresso libero

Orari LU-DO 10-13 e 17-22 (nei giorni di concerti solo ore 10-13)

Catalogo Angelo Pontecorboli Editore

www.elisabettarogai.it

 

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MASSIMO D’AMATO 8 luglio – 3 settembre 2025 a cura di Anna Maria Amonaci organizzata da Stefano Di Puccio inaugurazione martedì 8 luglio, ore 19.00

MASSIMO D’AMATO

8 luglio – 3 settembre 2025

a cura di Anna Maria Amonaci

organizzata da Stefano Di Puccio

 

inaugurazione martedì 8 luglio, ore 19.00

Trattoria 4 Leoni

Piazza della Passera, Firenze

 

Massimo DAmato 7 250Martedì 8 luglio, alle 19.00, si inaugura la mostra di Massimo D’Amato, terzo appuntamento della rassegna Fotografia – Tracce Fiorentine, presso la Trattoria 4 Leoni a Firenze, progetto a cura della storica dell’arte Anna Maria Amonaci, organizzata e promossa da Stefano di Puccio, titolare della trattoria e instancabile promotore culturale nell’Oltrarno.

L’esposizione di D’Amato si inserisce in un percorso visivo che coinvolge sei fotografi, di generazioni diverse ma uniti da un profondo legame con Firenze: Franco Cammarata, Lorenzo Bojola, Massimo D’Amato, Lapo Pecchioli, Gianluca Sgherri e Mario Strippini. Sei personali che si susseguiranno fino a marzo 2026. Il titolo Tracce Fiorentine richiama l’impronta, quasi biologica, che un luogo lascia nei suoi abitanti. Una suggestione che la curatrice Amonaci sviluppa a partire dalle riflessioni di Giorgio Vasari, secondo cui le differenze stilistiche tra le scuole pittoriche italiane dipendono anche dalla forma dei territori. La fotografia, così come altre forme d’arte, assorbe le geometrie e le tensioni del paesaggio che la genera, restituendole attraverso lo sguardo dell’autore.

 

Massimo D’Amato nasce a Pisa nel 1954, ma vive e lavora da anni a Firenze, dove ha costruito una carriera poliedrica e coerente, guidata da una forte sensibilità per la dimensioneMassimo DAmato 3 250 umana, sociale e storica. Dopo un lungo periodo come fotografo di scena, durante il quale ha collaborato con realtà come il Teatro Comunale di Pisa, l’Orchestra Regionale Toscana e il Teatro di Rifredi, nel 1994 parte per i territori dell’ex-Jugoslavia con alcune ONG, documentando la vita quotidiana in tempo di guerra. È l’inizio di un percorso segnato da un intenso impegno civile, che lo porterà ad approfondire temi come l’immigrazione, il lavoro, la marginalità.

Tra i suoi progetti più significativi: La città che non conosci. Immigrati a Firenze (1998), Stazione Senegal (1999), Q5. Un quartiere nella storia (2004), e i volumi storico-fotografici Fra la terra l’aria e l’acqua (2004), Vite Narrate (2008) e La fabbrica di Boccadarno (2008).


I suoi scatti sono al tempo stesso documento e narrazione, attenta ai volti, alle tracce, alle trasformazioni lente del paesaggio e della memoria. Nel 2012 partecipa alla 1ère Biennale Internationale de Casablanca con una serie di immagini realizzate in Marocco, segnando l’inizio di una nuova fase della sua ricerca, più orientata verso la fotografia d’arte. Nel gennaio 2025 ha presentato la sua mostra più recente, Ritratti Rifiutati, presso Palazzo del Pegaso a Firenze, dove ha trasformato oggetti abbandonati in città in immagini cariche di significato, capaci di far riflettere sul nostro impatto ambientale e sociale.

Per la mostra ai 4 Leoni D’Amato espone una selezione di fotografie prevalentemente di progetti in cui la natura ne esce protagonista, sono immagini di grande rigore ed essenzialità, dove emerge una forza estetica che ha caratterizzato tutta la sua attività di fotografo. Una forza estetica che ha unito, in diversi lavori, alla riflessione sociale in un dialogo continuo tra passato e presente. Le sue immagini, caratterizzate da composizioni attente, precise, segnate da una luce evocativa, si distinguono per la cura dei dettagli e la capacità di cogliere il presente attraverso meditazioni sul passato, specialmente su temi di archeologia industriale. Di grande rilievo è la sua ricerca sul rapporto tra individuo e ambiente.

Il programma delle prossime mostre: mercoledì 10 settembre, Lapo Pecchioli; mercoledì 5 novembre, Gianluca Sgherri; dal 14 gennaio al 15 marzo 2026, Mario Strippini.

Fotografia – Tracce fiorentine nasce da un’idea di Anna Maria Amonaci, promossa da Stefano Di Puccio, che dal 1995 gestisce la storica Trattoria 4 Leoni, punto di riferimento nel cuore dell’Oltrarno fiorentino, non solo gastronomico. Negli anni Di Puccio ha contribuito con passione alla valorizzazione del quartiere, promuovendo numerose iniziative artistiche come Settembre in Piazza della Passera, che ha animato la piazza dal 2002 al 2019, incontri e mostre, ultima quella del fotografo Carlo Fei. La collaborazione tra Anna Maria Amonaci e Stefano Di Puccio nasce già nel 2005 con l’esposizione dello scultore Filippo Dobrilla e successivamente con quella di Gianluca Maver, con grandi foto esposte negli ambienti esterni alla trattoria.

 

 Informazioni TRATTORIA 4 Leoni

Tel. 055 218562 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Firenze. Shadow of a Teenage Daydream Sara Messinger 12 giugno – 13 settembre 2025 inaugurazione | giovedì 12 giugno| ore 18.00

Shadow of a Teenage Daydream

Sara Messinger

12 giugno – 13 settembre 2025

inaugurazione | giovedì 12 giugno| ore 18.00

 

Sara Messinger Shadow of a Teenage Daydream 2 250«Queste immagini non mostrano solo il loro viaggio alla scoperta di sé, ma riflettono anche il mio. Sono diventata parte del loro mondo e, senza accorgermene, loro hanno cambiato la mia vita.» Con queste parole la giovane fotografa americana Sara Messinger introduce “Shadow of a Teenage Daydream”, il progetto che inaugura giovedì 12 giugno, ore 18.00, presso Crumb Gallery di Firenze, nella sua prima mostra personale in Italia.

Un racconto fotografico nato per caso, nell’estate del 2021, da un incontro a Tompkins Square Park, nel cuore dell’East Village a New York, e cresciuto per quattro anni in stretta vicinanza con un gruppo di adolescenti. «Mi sono avvicinata e ho chiesto di fare il loro ritratto. Mi hanno accettato nel gruppo e da quel giorno, all’inizio di novembre del 2021, li ho sempre incontrati. Ho trascorso quasi ogni fine settimana completamente immersa nelle loro vite, osservandoli crescere. Sono diventata parte del loro mondo, in modo naturale, fino a diventare una loro amica. Queste persone sono tra le più care che ho. E senza saperlo, fotografando loro, stavo raccontando anche me stessa.» Ne è nato un reportage generazionale profondo e toccante, capace di restituire lo spazio fragile e potente dell’adolescenza: gli ultimi giorni da ragazzi, i primi da adulti.

In mostra, una selezione di 14 fotografie in analogico, tratte da un corpus ben più ampio e ancora in evoluzione. Un progetto che cattura con delicatezza il quotidiano di una generazione che sfida ruoli prestabiliti e costruisce la propria identità in libertà. I ragazzi e le ragazze che Sara segue cambiano nome, pronomi, direzione, senza paura: l’unica costante è la ricerca di verità.

«Non mi interessa la foto perfetta – afferma l’artista – ma l’onestà del momento. Quando scatto, desidero che il mio subconscio prenda il sopravvento. È così che la fotografia diventa lo specchio dei sentimenti che non riesco a esprimere a parole.»

 

Scattate su pellicola, le sue fotografie catturano la verità senza artifici. Sono ritratti intimi, nati dalla fiducia e dal tempo condiviso, capaci di restituire frammenti autentici di vita. L’adolescenza vi emerge come un territorio sospeso, una soglia carica di possibilità e trasformazioni.

Nel suo linguaggio visivo, Messinger fonde la memoria della street culture degli anni ’80 e ’90 con l’eredità di grandi maestre della fotografia come Diane Arbus, Mary Ellen Mark, Rosalind Fox Solomon e Consuelo Kanaga. Una genealogia di sguardi coraggiosi che esplorano l’umano senza filtri né giudizi.

“Shadow of a Teenage Daydream” è uno sguardo ravvicinato su chi sta crescendo in un mondo complesso, ma sceglie ogni giorno la via dell’autenticità. È un viaggio condiviso, tra chi fotografa e chi viene fotografato, nel tentativo di dare forma a un’identità che non vuole più essere incasellata.

L’esposizione rimarrà aperta fino al 13 settembre 2025 e per l’occasione sarà pubblicato un catalogo (collana NOLINES, edizioni CRUMB GALLERY), con un testo di Rory Cappelli.

 

Sara Messinge

Nata nel 1998 a Philadelphia, vive e lavora a New York. Ha iniziato a studiare fotografia alla Gallatin School of Individualized Study della NYU, dove si è laureata. Da allora lavora come fotografa documentarista a progetti incentrati su tematiche quali genere, identità e sottoculture. Ha partecipato a numerose mostre, tra le più recenti: Teenagers, In Dialogue with Bruce Davidson, 100 years of Leica presso Leica Gallery, NY - New York, maggio 2025; “Care / Condition / Control” at 601 Artspace - New York, febbraio 2025, accanto a, tra gli altri, Cindy Sherman, Richard Prince, Joseph Rodriguez, Meryl Meisler; Palm Photo Prize 2024 Exhibition presso 1014 Gallery Londra, settembre 2024.

 

Crumb Gallery è stata fondata nel 2019 da Rory Cappelli, Lea Codognato, Adriana Luperto ed Emanuela Mollica. Crumb Gallery #womeninart nasce come spazio esclusivo per artiste donne. Promuove, divulga, sostiene ed espone pittura, sculture, fotografie, installazioni e performance di artiste. Le gallerie che espongono solo donne, nel mondo, si contano sulle dita di una mano e Crumb Gallery #womeninart vuole dare il suo piccolo contributo per ridurre il gap tra uomini e donne nel mondo dell’arte contemporanea.

 

 

CRUMB GALLERY

Via San Gallo, 191 rosso | 50129 Firenze

tel. 347 3681894 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. |www.crumbgallery.com

orari: giovedì, venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00, o su appuntamento 347 3681894.

 

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Galleria Nazionale delle Marche: visite guidate gratuite per Cantarini. Studiolo visibile anche lunedì pomeriggio

Galleria Nazionale delle Marche:

visite guidate gratuite per Cantarini

Studiolo visibile anche lunedì pomeriggio

 

mostra di cantarini 1 250Urbino, 17.06.2025. Un mese fa si inaugurava a Palazzo Ducale di Urbino la mostra monografica dal titolo Simone Cantarini (1612-1648). Un giovane maestro tra Pesaro, Bologna e Roma, che poi proseguirà fino a domenica 12 ottobre 2025.

Curata da Luigi Gallo (Direttore della Galleria Nazionale delle Marche), Anna Maria Ambrosini Massari (Docente di Storia dell’arte moderna all’Università di Urbino) e Yuri Primarosa (Storico dell’arte), e organizzata in collaborazione con le Gallerie Nazionali Barberini Corsini di Roma, l’esposizione testimonia l'estro pienamente moderno del giovane pittore urbinate attraverso la selezione di 56 dipinti, che sin da subito ha ottenuto il plauso del pubblico e l’interesse della critica.

Per venire incontro alle richieste dei visitatori di Palazzo Ducale, da domani 18 giugno lo staff della Galleria Nazionale delle Marche offre la visita guidata alla mostra di Cantarini, ogni mercoledì alle ore 17, inclusa nel prezzo del biglietto d'ingresso.

La visita sarà a cura dal personale dei Servizi Educativi e tecnico-scientifico del museo. Inoltre, quando il Direttore sarà disponibile, accompagnerà lui stesso i visitatori alla mostra.

Da segnalare che fino al 15 settembre la mostra sarà visitabile anche il lunedì pomeriggio, quando la Galleria Nazionale delle Marche sarà aperta in via straordinaria dalle ore 15 alle ore 19 (ultimo ingresso alle ore 18); l'ingresso è consentito con biglietto ordinario, o abbonamento annuale, e include anche la visita alla mostra dedicata a Simone Cantarini. Con l’occasione va sottolineato che al piano nobile di Palazzo Ducale di Urbino è tornato visibile l’Appartamento del Duca, comprendente vari ambienti, tra i quali il famoso Studiolo, completamente riallestito secondo l’idea di Federico da Montefeltro nel 1476, dopo sei mesi di delicati lavori di restauro.

 

Galleria Nazionale delle Marche

Palazzo Ducale di Urbino

Piazza Rinascimento 13, Urbino (PU)

Telefono: 0722 2760

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PINOCCHIO. ALCHIMINE LAGUNARI Contemporaneità veneziana GPS Art Factory Venice

PINOCCHIO. ALCHIMINE LAGUNARI

Contemporaneità veneziana

GPS Art Factory Venice

 

POMA Liberatutti, Pescia

29 maggio – 29 giugno 2025

 

Pinocchio. Alchimie Lagunari 1 250Giovedì 29 maggio, alla Fondazione POMA Liberatutti, si inaugura la mostra Pinocchio. Alchimie lagunari. Contemporaneità veneziana, che presenta le opere di un collettivo artistico dai molteplici nomi: dodici artisti uniti in un racconto collettivo in cui la figura del burattino creato da Carlo Lorenzini si moltiplica, si trasforma e si rifrange in molteplici riflessi, portando i colori della laguna sulle sponde del fiume Pescia. Dopo aver affidato a Venturino Venturi la sua voce più intima e archetipica con la mostra Oltre Pinocchio – Cantico a Venturino, ancora in corso, la Fondazione apre ora un secondo capitolo espositivo dedicato alla creatura collodiana, stavolta più visionario, corale e contemporaneo. Ospitata al piano terreno, la nuova esposizione dialoga idealmente con la prima sulla figura di Pinocchio.

L’esposizione nasce dall’incontro tra la Fondazione e il collettivo veneziano GPS ART FACTORY VENICE - C4ZZOSP4ZIO - TROPICAL MIND - VIA SELVA, laboratorio artistico guidato da Gino Blanc e qui rappresentato inoltre da Alice Andreoli, Ariele Bachetti, Alessandra Craba, Brenno Damian, Asya Dell’Omodarme, Bruno Fantelli, Greta Ferretti, Andrea Rosara, Alice Salvato, Luka Širok e Andrea Tagliapietra. Il collettivo riunisce artisti di formazione e linguaggi differenti, accomunati da un approccio contemporaneo e sperimentale. Provenienti dal mondo della pittura, scultura, installazione e media ibridi, tutti i componenti del gruppo portano in mostra una visione personale e distintiva, contribuendo a un racconto collettivo che esplora e reinventa il mito di Pinocchio attraverso molteplici espressioni artistiche.

Il progetto propone opere originali realizzate appositamente per l’occasione: ogni artista ha firmato una tela e un’opera su carta Magnani, storico supporto cartario di Pescia, che diventa un trait d’union materiale e simbolico tra due territori con radici artigiane.

Il catalogo della mostra sarà disponibile presso la Fondazione.

Alchimie lagunari. Contemporaneità veneziana si potrà visitare sino al 29 giugno 2025, dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 12.30, e dalle 17.30 alle 22.00.

L’ingresso è libero, e non occorre presentare la tessera.

 

 

Fondazione POMA Liberatutti


Sulle sponde del fiume Pescia, nell’omonima città, sorge la Fondazione POMA Liberatutti. Un centro polifunzionale concepito per stimolare il libero pensiero e favorire l’incontro tra iniziative e forme artistiche diverse. Realizzata in un ex opificio ristrutturato, la Fondazione si presenta come una factory culturale.

Lo spazio ospita mostre d’arte, spettacoli dal vivo, conferenze ed eventi che spaziano dalla musica al teatro, alle arti visive, coinvolgendo artisti affermati e giovani talenti. Accanto agli eventi culturali, offre una ricca gamma di attività formative in continua evoluzione: laboratori di scrittura, pittura, scultura; l’apprendimento di lingue straniere; yoga, tai-chi, scacchi e non manca la scuola di cucina, pensata per unire creatività e tradizione gastronomica.

Il Refettorio è il punto d’incontro per eccellenza, più di un semplice ristorante, dove spettacoli e momenti di socialità si mescolano con una cucina di eccellenza.

Guidata da una filosofia inclusiva e libera da vincoli ideologici, la Fondazione POMA è un laboratorio di crescita personale e condivisione, dove il dialogo e la ricerca del bello si intrecciano in ogni attività.

 

 

Fondazione POMA Liberatutti E.T.S.

Piazza San Francesco 12

51017 Pescia (PT)

Tel. 0572 1770011

email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. | www.pomaliberatutti.it