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MNEMOSYNE Il teatro della memoria Castello Visconteo di Pavia 20 ottobre 2022 – 26 marzo 2023

MNEMOSYNE

Il teatro della memoria

Castello Visconteo di Pavia

20 ottobre 2022 – 26 marzo 2023

 

11 Mnemosyne Il Teatro della memoria Atto II Scena I Larmadio delle curiosità Ph Giacomo Galliina bassa 250Sabato 14 gennaio, nello splendido Castello Visconteo di Pavia, si terrà una visita guidata alla mostra Mnemosyne. Il teatro della memoria, tenuta dal suo curatore, lo storico dell’arte Paolo Linetti, e da Claudio Giorgione, curatore del dipartimento “Leonardo, Arte e Scienza” del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. L’esposizione, in corso sino al 26 marzo 2023, ricostruisce nella Sala del Collezionista dei Musei Civici pavesi, una delle cosiddette Wunderkammer, le “camere delle meraviglie” che si diffusero, soprattutto in Europa, tra il XV e il XVIII secolo. Prima della visita Mario Fabrizio Fracassi, sindaco del Comune di Pavia, Alberto Facchetti, sindaco del Comune di Coccaglio, insieme con Riccardo Canini e Rossella Cavalli, rispettivamente sindaco e vice sindaco del Comune di Dello, parleranno delle collezioni di cui fanno parte numerosi prestiti alla mostra, ovvero gli splendidi vasi ed il preziosissimo acquarietto in avorio con le tartarughe intagliate del Museo d’arte orientale Mazzocchi di Coccaglio, gli animali impagliati e i tanti Naturalia provenienti da Dello.

Mnemosyne era, per i Greci, la personificazione della funzione mnemonica, ed è a questa antica divinità che è dedicato il titolo dell’esposizione. Le wunderkammer, antenate dei moderni musei, poi scomparse con l’avvento dell’Illuminismo, erano le stanze da collezione rinascimentali in cui monarchi, principi, aristocratici, scienziati e persino artisti collezionavano gli oggetti più diversi, cercando di raccogliere in un unico ambiente tutto lo scibile umano. Queste collezioni, create per fini di studio, per diletto personale e per suscitare ammirazione e prestigio, erano composte da esemplari di storia naturale, strumenti, invenzioni meccaniche, carte geografiche, rarità archeologiche, monete, cammei e quanto di più curioso si potesse trovare.

La mostra ripercorre l’intera storia del collezionismo a partire dagli studioli rinascimentali, quegli ambienti nati nei monasteri medievali che divennero d’uso nella Firenze quattrocentesca, grazie soprattutto a Lorenzo il Magnifico. In questi ambienti, destinati ad attività intellettuali, gli sfondi e le pareti erano importantissimi, perché avevano la funzione di ambientare le opere e gli oggetti esposti, mettendoli in dialogo come attori su un palco, da qui il titolo dell’esposizione: Il teatro della memoria.

Ma come sarebbe stata la wunderkammer o lo studiolo di un collezionista del XVII secolo se fosse vissuto fino ai giorni nostri, sempre attento a mostrare l'evoluzione del mondo e dei nuovi confini? Lo spettacolare allestimento della mostra, studiato per suscitare lo stesso stupore che provocavano le “camere delle meraviglie” di qualche secolo fa, vuole proprio rispondere a questa domanda.

Così, durante la visita di sabato - accanto agli “Artificialia”, ovvero le creazioni dell'uomo, come opere d'arte, statue, gioielli, quadri, reperti archeologici, ai “Naturalia”, come conchiglie, coralli, animali esotici, ma anche elementi bizzarri e mostruosità della natura, le “Scientifica”, strumenti e opere dell’ingegno umano, e le “Exotica”, manufatti provenienti dal lontano Oriente oppure dalle terre al di là delle Colonne d'Ercole - si troveranno in mostra anche meraviglie di oggi, come le bellissime creazioni del collettivo R.E.M.I.D.A., che ripropongono in chiave contemporanea lo splendore e la simbologia delle vanitas secentesche, gli stupefacenti mobili e lampadari della designer Valentina Giovando, straordinari esempi di “artificialia” moderni per la maniacale perizia nella cura dei dettagli e per lo stupore d'insieme che suscitano o le opere di Elena Carozzi, carte da parati e tappezzerie di lusso dipinte a mano, che decorano le pareti della wunderkammer del Castello Visconteo e, proprio come accadeva nelle “camere delle meraviglie”, hanno il ruolo fondamentale di ambientare le opere esposte, mettendole in dialogo tra loro come attori su un palco. Visitando l’esposizione, si avrà infatti l’impressione di assistere ad una messa in scena teatrale vera e propria.

Il costo della visita guidata è di 3 euro, a cui va aggiunto il prezzo del biglietto d’ingresso all’esposizione. Per partecipare occorre prenotarsi scrivendo all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo..