Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookie Policy.

  • Categoria: Mostre
  • Visite: 2536

Pompei e l'Europa al MANN. Da non perdere

06 F.PalizziNapoli. Il museo Archeologico Nazionale ospita fino al 2 novembre 2015 “Pompei e l’Europa. 1748-1943”. La mostra si divide tra due sedi. Una, presso gli scavi di Pompei, presenta i calchi delle vittime dell’eruzione del 79 d.C.  da poco restaurati ed una sezione intitolata “Fotografare e documentare Pompei” e l’altra, appunto presso il MANN a cura di Massimo Osanna, Maria Teresa Caracciolo, Luigi Gallo. Quest’ultima ha come sottotitolo: “Natura e Storia” e ha come obiettivo quello di “evidenziare l’influenza del sito sugli artisti europei dal Settecento al Novecento”. La mostra risulta interessante e ben allestita, sia per chi voglia farsi ‘semplicemente’ affascinare, sia per il visitatore più attento e critico. Mette in evidenza e, cosa ancor più importante, valorizza pezzi della collezione del museo archeologico ( e degli altri napoletani come Capodimonte, Duca di Martina, San Martino, Accademia di Belle Arti, Biblioteca Nazionale, Correale di Sorrento), proponendone letture angolate secondo la lente d’ingrandimento di temi specifici, facendola dialogare con opere provenienti da musei italiani e stranieri, in un percorso di visita che comunica efficacemente al visitatore gli stimoli, le ispirazioni e i corto circuiti culturali che le scoperte degli scavi archeologici di Pompei hanno prodotto in due secoli (dai primi ritrovamenti ai bombardamenti della Seconda guerra Mondiale), arrivando a condizionare la produzione letteraria e teatrale, musicale ed estetica oltre che favorire l’evoluzione del lavoro di architetti ed archeologi . Quattro sono le sezioni cronologiche, allestite nella Sala della Meridiana, per circa duecento opere.

Il Settecento e l’Antica Pompei. È la sezione dedicata alla scoperta dei siti di Ercolano e Pompei che con i primi reperti forniscono che con i loro temi e motivi ornamentali una serie di modelli figurativi (Antonio Canova) che contribuiscono al gusto e alle mode del secolo. Le testimonianze archeologiche sono proposte accanto a pezzi moderni a esse ispirate, e a vedute e trattati (Jacob Philipp Hackert, Christoph Heinrich Kniep, Jean-Honoré Fragonard, Giovanni Battista Piranesi) dedicati alla diffusione della conoscenza dei siti vesuviani.

La riscoperta di un’intera città. Nel XIX secolo i lavori di scavo si ampliano. Prosperano le pubblicazioni scientifiche di architetti e paesaggisti, la vita antica diviene una chiave di lettura di quella moderna. Le domus coi loro affreschi coloratissimi sono studiate e replicate (Gustave Moreau), gli oggetti di culto e di uso quotidiano ricercati, collezionati riprodotti e reinterpretati se non replicati. 

Pompei nell’immaginario europeo. È la sezione dedicata alle suggestioni suscitate nel mondo delle arti dalla diffusione delle conoscenze sugli scavi, alla creazione07 P.Picasso di una ‘Pompei dell’immaginario’ che diviene scena di poesie, racconti, e opere liriche (L’ultimo giorno di Pompei di Giovanni Pacini). Ma non solo. Tale diffusione offre l’occasione per la rappresentazione della donna in un’ambientazione ammantata di esotismo e mistero (Paul Delaroche, Domenico Morelli) e orienta la realizzazione di oggetti d’arredo (manifattura di Sèvres) che riprendono stili e forme ispirati  all’antico. Non mancano i calchi dei pompeiani “rapiti alla morte” da Fiorelli. Quelle figure, fantasmi di gesso su fango e cenere sono accostate ad opere ad esse ispirate, da esse condizionate.

Pompei nel Novecento. Nel XXI secolo architettura e fotografia ‘catturano’ da Pompei tutto il possibile mentre gli artisti (Paul Klee, Pablo Picasso, Mario Sironi, Achille Funi, Giorgio de Chirico, Arturo Martini) la visitano in cerca di magie e suggestioni che rielaborano nelle loro opere.

La rassegna “Pompei e l’Europa. 1748-1943” promossa dalla Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia e dalla Direzione Generale del Grande Progetto Pompei, con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, è organizzata da Electa e il suo allestimento è affidato a Francesco Venezia.

Alessandra Manca

 

 

Informazioni Evento


Data Inizio: 26 maggio 2015 
Data Fine: 02 novembre 2015 
Prenotazione:Facoltativa 
Luogo: Napoli, Museo Archeologico Nazionale e Scavi di Pompei 
Orario: feriali e festivi: 9.00 - 19.30 
Telefono: 081 4422149 
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Sito web: http://mostrapompeieuropa.it/index.html

Info su orari e biglietti : http://mostrapompeieuropa.it/it/info.html