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FESTIVAL DELLA MIGRAZIONE 2023
FESTIVAL DELLA MIGRAZIONE
26-28 OTTOBRE
IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO
Il tema del Festival della Migrazione che si apre domani a Modena «riprende quello del Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato di quest'anno, dedicato alla libertà di scegliere se migrare o restare. Ed è ancora più chiaro il riferimento all'iniziativa di solidarietà promossa qualche anno fa dalla Conferenza Episcopale Italiana, che cito proprio nel mio Messaggio come risposta concreta alle sfide delle migrazioni contemporanee». È quanto scrive papa Francesco in un messaggio inviato al Festival della Migrazione promosso dalla Fondazione Migrantes e altri enti e che si svolgerà da domani al 28 ottobre a Modena e in diverse città dell’Emilia Romagna e del Veneto. «Nei vostri lavori – scrive papa Francesco - intendete riflettere sui flussi migratori contemporanei attraverso considerazioni che vadano oltre l'emergenza, nella consapevolezza che ci troviamo di fronte a un fenomeno poliedrico, articolato, globale e a lungo termine. Per questo le risposte alle sfide migratorie di oggi non possono che essere articolate, globali e a lungo termine». «Vi proponete – continua il messaggio - di ribadire la centralità della persona umana nel disegno di politiche e programmi migratori, con attenzione particolare alle categorie più vulnerabili, come le donne e i minori. In effetti, il principio del primato della persona umana e della sua inviolabile dignità ‘ci obbliga ad anteporre sempre la sicurezza personale a quella nazionale’ (Messaggio per la G.M. del Migrante e del Rifugiato 2018). E ancora, ‘Gesù Cristo ci chiede di non cedere alla logica del mondo, che giustifica la prevaricazione sugli altri per il mio tornaconto personale o quello del mio gruppo: prima io e poi gli altri! Invece il vero motto del cristiano è 'prima gli ultimi!’ (Messaggio per la G.M. del Migrante e del Rifugiato 2019)». Papa Francesco incoraggia a «sviluppare proposte concrete per favorire una migrazione regolare e sicura». Su questa linea, «è necessario moltiplicare gli sforzi per combattere le re-ti criminali, che speculano sui sogni dei migranti. Ma è altrettanto necessario in-dicare strade più sicure. Per questo, bisogna impegnarsi ad ampliare i canali mi-gratori regolari» (Riflessione nel Momento di preghiera peri migranti, 19 novem-bre 2023). Ma nello stesso tempo «occorre – scrive papa Francesco - adoperarsi alacremente per garantire a tutti e tutte il diritto a non dover migrare».
Il Festival della Migrazione è promosso da Fondazione Migrantes, Porta aperta, UNIMORE e CRID, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comu-ne di Modena e di Carpi oltre che di numerosi atenei italiani. Si svolge dal 26 al 28 ottobre tra Modena, Bologna, Ferrara, Rovigo, Fidenza e Carpi, Formigine, Mirandola, Soliera, Rovigo, Fiorano Milanese. Tutte le iniziative sono anche in diretta streaming sul sito www.festivalmigrazione.it.
Mons. Gian Carlo Perego, presidente di Fondazione Migrantes, è intervenuto alla presentazione del Festival della Migrazione questa mattina a Modena: «Questa edizione ha ricevuto un messaggio autografo di papa Francesco: un messaggio di sostegno in quanto opportunità importante per riflettere insieme sul tema della libertà, la libertà di migrare. La migrazione non può essere semplicemente una scelta in mano ai governi degli stati: non si può scegliere chi accogliere. E’ una scelta delle persone, che cercano di costruire la propria vita e la propria felicità. Non dimentichiamo che in Italia non ci sono canali regolari di ingresso e molti sono in una condizione di illegalità: occorre anche favorire la formazione e un incontro tra domanda e offerta di lavoro». Perego ha proseguito: «Libertà di migrare significa anche avere dei corridoi umanitari, che purtroppo non esistono. C'è un dovere di accoglienza, di regolamentazione del fenomeno, dobbiamo uscire da una logica emergenziale e legata alla sicurezza. Accogliere, tutelare promuovere e integrare sono i verbi di un vero percorso migratorio. Modena e le nostre città dell'Emilia, in questi giorni di festival, possono essere un luogo dove riflettere su questi temi, in cui il diritto e la libertà di partire e di rimanere è un diritto fondamentale». Fa eco il portavoce della manifestazione, Edoardo Patriarca: «I giovani che giungono nel nostro Paese come migranti devono essere pensati come una grande opportunità per il nostro Paese. Sono necessarie politiche che rendono legali l'arrivo in Italia. Questa è una richiesta minima per permettere che chi vuole giungere in Italia non debba attraversare il Mediterraneo per costruirsi qui una vita. Attendiamo da anni una legge per la cittadinanza, abbiamo un milione di ragazzi italiani, che vivono qui da tempo, che però hanno un accesso faticosissimo, quasi negato, alla cittadinanza. Il Festival è un modo per raccontare e fare cultura: abbiamo bisogno di spiegare cosa significa oggi parlare di migrazione».
Il Festival della Migrazione è promosso da Fondazione Migrantes, da Porta Aperta come capofila di una cinquantina di organizzazioni, dall’Università di Modena e Reggio Emilia e il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e Vulnerabilità, con il patrocinio e il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Acri, comuni di Modena, Carpi, Spilamberto, Fiorano, Formigine, Maranello e Soliera, inoltre del patrocinio di Università di Ferrara, Università di Camerino, Università di Perugia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università per gli Stranieri di Siena, gode inoltre del sostegno di Fondazione di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Csv Terre Estensi e di Fondazione Collegio San Carlo e del contributo di Bper Banca e Menù.