- Categoria: Lapilli Salerno
- Scritto da Maria Serritiello
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Noi, che a Salerno, resi orfani del premio Charlot, 36esima edizione
Non avere nel sotto piazza della Concordia, il palco montato per il Premio Charlot, storica manifestazione giunta alla 36esima edizione, è davvero una tristezza incredibile. Il luogo deputato, che con il quadrato tubolare, a mo’ di cornice, ridisegnava i Monti Lattari, il Castello di Arechi, il cielo illuminato dalle stelle ed il mare con i riflessi della luna, come in un quadro, ora si mostra in tutto il suo utile squallore: un parcheggio di macchine.
Che cosa sia successo non lo so, né lo voglio sapere, le ragion di stato m’infastidiscono, non poco, so solo che la kermesse è stata considerata, forse, un contenitore d’intrattenimento di non pari dignità. Sbagliatissimo, perché ridere, ma lo Charlot non era solo risate, è toccasana per la salute, soprattutto in momenti bui come quelli che attraversiamo
Allora ben ha fatto Claudio Tortora, patron dello storico premio, famoso in ogni dove, notevole biglietto da visita per l’emergente vita turistica in città, navi da crociere e aeroporto in movimento, ormai, ad elencare momenti sfilati sul palcoscenico, che io vorrò ripetere, per la memoria di ognuno
E andiamo ad iniziare.
21 luglio 1989: a Salerno la comicità di Franca Valeri tiene a battesimo il Premio Charlot
La seconda serata della prima edizione del Festival della Satira all'insegna della grande attrice. A seguire sul palco, Gino Bramieri e Gioele Dix. Il primo vincitore della gara tra giovani cabarettisti è il pugliese Enzo Sarcina
l cartellone degli spettacoli estivi, che da due anni si chiama “Viva l’Estate” ed è il contenitore di tutti gli eventi promossi dal Comune di Salerno, da giugno fino a settembre inoltrato, si arricchisce di una nuova manifestazione che va ad aggiungersi alle già blasonate Salerno Festival, Festival del Jazz, Cinema allo stadio e all’emergente Teatro dei Barbuti: si chiama Premio Charlot – Festival della Satira e si svolge per quattro serate, dal 20 al 23 luglio sul forte La Carnale, con grande partecipazione di pubblico. Ad organizzarlo è Claudio Tortora, eclettico attore e autore salernitano con trascorsi nella musica e nel cabaret (memorabile il trio La Rotonda che formò con Giuliano Avallone e Antonio La Monica), sotto la direzione organizzativa del promoter Carmine Giannella.
L’obiettivo è ambizioso: individuare e premiare i nuovi protagonisti della comicità senza però tralasciare quelli che sono i “mostri sacri” della risata all’italiana. Ben diciotto i partecipanti alla prima edizione, votati direttamente dal pubblico. A vincere è il barese Enzo Sarcina mentre Gioele Dix, protagonista con il suo monologo nell’ultima serata, conquista lo Charlot d’Oro destinato ai comici già affermati. Nel corso degli anni il Premio Charlot ha lanciato sul panorama nazionale giovani emergenti che sono poi diventati Ficarra e Picone, Dario Vergassola, Alessandro Siani, Luciana Littizzetto, tanto per citarne solo alcuni.
La prima serata della prima edizione vede la partecipazione di Nino Frassica, reduce dal successo tv di “Indietro Tutta”. E dallo show notturno di Renzo Arbore proviene anche il direttore artistico del festival, è Rita Vicario, la regista del programma diventato fenomeno sociale, culturale e di ascolti. La seconda serata è nel segno di una grande, caustica attrice comica (e non solo): Franca Valeri. Gli spettatori impazziscono di fronte al suo repertorio fatto di Signorine Snob e signore Cecioni. Nella terza il protagonista indiscusso è Gino Bramieri con le sue irresistibili barzellette. Buona la prima, il Premio Charlot continuerà la sua navigazione, ospitando e premiando nomi altisonanti dello spettacolo nazionale e internazionale accanto a giovani emergenti, tra Salerno e Paestum, fino all’edizione 2024, la 36esima, temporaneamente sospesa per mancanza di fondi pubblici.
Aspettando il Premio Charlot di Claudio Tortora, mi auguro che non sia o richiami la più famosa attesa del teatro beckettiano: Aspettando Godot!!!
Maria Serritiello