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Salerno

  • Scritto da Anna Ciufo
  • Categoria: Lapilli Salerno
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“Design on the coast” , “Chorus Verona” e “Notte delle lampare” animano il borgo marinaro di Cetara.

LAPILLI cetaraA Cetara, il caratteristico borgo marinaro della Costiera Amalfitana che sorge ai piedi del monte Falerio, presso la Sala Auditorium “Ave Maria”, in piazza San Francesco, il 13 luglio è stato inaugurato l’Expo di “Design on the coast”, mostra di design artigianale autoprodotto, aperta fino al 25 luglio e organizzata sotto la direzione artistica di Angelo Soldani, presidente dell’associazione Design Artigianale.
Tredici i designer partecipanti, provenienti principalmente dalla Campania, ma anche da diverse regioni d’Italia: Nathalie Figliola (Salerno), Art Frigò (Verona), Punto Largo (Nocera Inferiore), Rom Ceramics (Salerno), Fabrizio Demma (Milano), E45- Creeative Design Studio (San Cipriano Picentino), Claudia Falcone (Cosenza), Alessandra Corsi (Roma), H-Identity (San Marco Evangelista), Kalacte (Caltagirone), WilDesignArt (Varese), Lorella Pozzi (Osio Sotto), Navarino Design Lab (Poggiomarino).
Angela Speranza, assessore alla cultura di Cetara, ha accolto i visitatori e i designer intervenuti alla cerimonia di inaugurazione sottolineando quanto l’evento possa essere considerato una realtà di eccellenza della costiera amalfitana e preziosa occasione di incontro tra designer, i cui prodotti di nicchia sono da ritenere valida alternativa a quelli delle storiche aziende dell’industrial design. L’evento è stato fortemente voluto dal Sindaco Secondo Squizzato il quale, dopo aver ringraziato l’associazione Design Artigianale ed il suo presidente, Angelo Soldati, ha dichiarato che l’evento è un’occasione di continuazione di ciò che ha realizzato Ugo Marano, l’artista vissuto a Cetara e scomparso da alcuni anni, che fin dagli anni ’70 si cimentò con il design autoprodotto. La mostra “Design on the coast” non intende solo offrire spazio ad artisti affermati ma, in futuro, mettere in risalto anche artisti emergenti e l’universo femminile, compiendo un primo passo in direzione di una ‘destagionalizzazione’ della località di Cetara: un progetto continuativo, non più limitato al periodo estivo.
Una grande partecipazione di pubblico ha caratterizzato anche l’ormai nota “Notte delle lampare” che nel pittoresco borgo marinaro si è svolta il 18 luglio, organizzato dalla Proloco cetarese, presieduta da Antonio De Santis; un evento nato per rievocare la tradizione dell'antica tecnica della pesca delle alici con le lampare e per valorizzare la storia e la cultura di Cetara, che vanta anche una tradizione gastronomica basata sul pescato. “Abbiamo fatto della gastronomia locale un punto di eccellenza del nostro borgo costiero e questa manifestazione è per noi un fiore all’occhiello in termini di popolarità. E’ un modo di pescare tradizionale che utilizza una lampada montata su di una barca che, usata di notte, attira i pesci in superficie”, ha dichiarato l’assessore alla cultura Angela Speranza. Come sempre, nel rispetto della tradizione, una cianciola cetarese - il “Sacro Cuore”- con le lampare al seguito è uscita dal porto di Cetara per pescare le alici al largo; decine di barche e di traghetti sono giunti sul luogo per seguire la battuta di pesca. Dopo il rientro si è avvenuta l’illuminazione della baia con le lampare. Intanto sulla spiaggia ha avuto luogo l’esposizione degli stand con prodotti tipici, come la famosa “colata di alici”, utilizzata come condimento per esaltare i sapori dei piatti, anche dagli chef stellati; poi la degustazione di alici fritte e di altri piatti locali. Le degustazioni sono state curate dai ristoratori cetaresi. La serata è stata allietata da uno spettacolo di musiche classiche napoletane del gruppo “posteggiatori abusivi”.
Sempre a Cetara, il 19 luglio, in Largo Marina si è potuto ascoltare il concerto di “Chorus Verona”, un gruppo corale e strumentale nato nel 1995, diretto da Carlo Bennati che ha trascritto il repertorio proponendo arrangiamenti originali con coinvolgenti alternanze di stili musicali, di parti corali e interventi solistici. Durante la serata, infatti, si è potuto apprezzare un vasto e colorito repertorio: la musica leggera si è alternata a quella popolare, i brani internazionali (israeliani, sudamericani, africani, spiritual) si sono succeduti a colonne sonore di film e musiche di cartoni animati. Strepitosi i brani a cappella di ispirazione popolare e i pezzi di musica classica.


Anna Ciufo

  • Scritto da alla redazione
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Ton Pret il famoso design olandese che ama Salerno

LAPILLI Ton pretTon Pret, design, è fra i 10 artisti più influenti del panorama globale e viene a Salerno ogni volta che può. Di recente in città, per due eventi, uno, organizzato dal suo grande amico, il design Antonio Perotti “Antonio Perotti ed Umberto Palermo un asse tra Salerno e Torino” e l’altro, promosso sempre dal design salernitano “La sesta tappa della storica regata Venezia –Montecarlo”. Olandese, occhi azzurrissimi, due laghi d’ingenuità, occhiali, biondo, smilzo ed incarnato lattiginoso, parla poco l’italiano ma della nostra terra ama tutto. Ogni volta che si esprime, sul suo viso si stampa un sorriso franco, comunicativo che va al di là della barriera linguistica. Ho conosciuto Ton Pret, lo scorso anno in giugno, precisamente il 21, per la festa europea della musica. In quella data, Ton era ospite al Museo Archeologico Provinciale di Salerno, assieme al design Perotti ed altre eccellenze, luogo prescelto, per celebrare la giornata europea della musica che così intende, ogni anno, festeggiare il solstizio d’estate. Nella scaletta dello spettacolo furono inserite e recitate alcune mie poesie, che lui apprezzò molto per esserle state tradotte. La sua sensibilità e la naturale tendenza al bello lo fecero aderire spontaneamente all’espressione più alta della creatività: la poesia. Da allora ci frequentiamo per email o sul social essendo nata una cordiale amicizia.

Lo stile di Ton viene definito "realismo colorato di una realtà diversa, con un forte effetto positivo." In effetti,Met zijn werk wil Ton het positieve in de mens naar boven halen, door ze mee te nemen naar een andere realiteit, waar de positiviteit als een rode draad doorheen loopt. con la sua creatività così estroversa e colorata, vuole far emergere il positivo dell’umanità, un filo che l'attraversa. I suoi lavori sono stati esposti ad Amsterdam al Beurs van Berlage ma anche alla Fortezza da Basso durante la "Biennale di Firenze, e ancora al het Rijksmuseum van Amsterdam, museum De Kunsthal in Rotterdam, het Nederlands Schoenenmuseum, het Amsterdams Tassenmuseum en het Louvre museum in Parijs, il museo Kunsthal di Rotterdam, scarpe olandese Museum, il Museo di Amsterdam di borse e il museo del Louvre di Parigi. Zijn werken hebben inmiddels hun weg gevonden in Europa, Azië, het Midden Oosten, Australië, Siberië, Amerika en de rest van de wereld zal ook snel volgen. Le sue opere hanno trovato la loro strada verso l'Europa, l'Asia, il Medio Oriente, l'Australia, la Siberia, l'America e il resto del mondo

-Ton le tue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo, che provi a ritornare ogni volta a Salerno?

-Ritornare a Salerno è come tornare a casa. Tutte le persone simpatiche di Salerno che diventano miei amici mi fanno stare bene. Salerno è una bellissima città, piena di arte, cultura, architettura e molta gente creativa. Voi avete anche ottimo cibo e bevande in Salerno e le serate sono sempre piene di energia, grazie proprio alla gente.

- Il tuo stile così pregnante di colori da dove ti giunge?

-Da bambino disegnavo sempre personaggi della fantasia, che erano sempre coloratissimi, perché a me piacevano molto i colori brillanti. Non solo nei miei quadri ma anche i miei abiti erano molto colorati. Non so come ma questo mi fa sentire bene

-In quale ora del giorno sei più creativo?

- Sono creativo durante l’intera giornata, non mi importa se è mattina o mezzanotte. Dormo solo 5 ore al giorno, perché adoro creare in continuazione.

- Sei soddisfatto di ciò che hai realizzato?

- Non penso di essere soddisfatto. Per me la cosa più importante è sentirsi felice nella vita e creando è la mia arte a rendermi felice e far felice gli altri. Questo mi fa sentire veramente appagato.

- Quale l’opera che ti ha soddisfatto di più e quale quella meno?

- A volte mi pongo questa domanda ma non so trovare la risposta giusta perché ogni opera suscita in me un sentimento speciale ed io non so scegliere. Perciò per me non c’è nessuna opera più o meno favorita.   

- Salerno ti ha ispirato in qualche tua creazione?

- Naturalmente, Salerno è stata fonte di ispirazione, perché ogni cosa che vedo, odo o provo nella vita reale è immagazzinata nella mia testa, fino a quando non riemerge per una giusta opera.  

- Sei positivo nell’arte questo stile lo mantieni anche nella vita?

- Sono un uomo molto positivo, che ama la vita e si concentra sulle cose e la gente concreta, perché ciò mi dà un’energia effettiva che cerco di trasmettere agli altri. Per me è anche importante avere umorismo, perché ridere ci fa stare bene e fa star bene anche gli altri.  

- Puoi dirci una frase o un pensiero che ti rappresenti?

- Sono romantico, onesto, creativo ed un sognatore, che crea la sua arte con passione e cerca di godere ogni giorno, come se fosse una festa.

- Che importanza ha nella tua vita l’amore?

- L’ amore è molto importante nella mia vita, perché adoro sentimenti così belli. Amo essere amato ma anche amare. .Mi sono innamorato di Saskia quando avevo 14 anni e non abbiamo mai smesso di amarci .Ogni volta che la vedo, ancora sento le farfalle nello stomaco e ciò mi rende un uomo veramente felice

- Quale musica preferisci? Qual è l’ultimo libro letto?

- Mi piacciono diversi generi musicali, ma uno dei miei preferiti è "Earth Wind & Fire", specialmente "Boogie Wonderland".   L’ ultimo libro letto è su di un pittore danese molto speciale, il cui titolo è "Magenta", proprio come un bel colore.

- C’è una corrente di “benpensanti” che ritiene la poesia inutile, tu che ne pensi? E quale il tuo peta preferito?

- Il mio poeta preferito è un danese chiamato "Joost van den Vondel" La poesia è proprio come dipingere, non è inutile. Ci stimola a pensare di più, anzi meglio e persino in modo diverso, riguarda la vita e può appagarci immensamente. Arricchisce il nostro spirito e con esso la nostra vita. 

-  Quando conti di ritornare a Salerno e per quale progetto?

- IL prossimo anno in luglio sarò a Salerno e naturalmente insieme alla mia amata. Non so per quale progetto, ma potrebbe avere a che fare con le barche…

Grazie Ton per l’attenzione e la squisita cortesia che ti contraddistingue. A presto rivederci nella città che più ami.

Maria Serritiello