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Il Vescovo di Pozzuoli, Villano: “Generare comunità” Un appello per i più deboli e per i più fragili

Il Vescovo di Pozzuoli, Villano: “Generare comunità”

Un appello per i più deboli e per i più fragili

 

Foto don Carlo Villano 150Il vescovo di Pozzuoli e di Ischia, don Carlo Villano, riunito insieme al clero puteolano per un momento di preghiera nella Cappella del Seminario, nella mattinata di venerdì 24 maggio, ha letto la Lettera indirizzata ai fedeli della Chiesa di Pozzuoli.

Ha sottolineato l’importanza di “essere gli uni accanto agli altri”, chiamati a pensare principalmente alle persone che più hanno bisogno.

«Vogliamo fare nostre le parole che l’Apostolo Paolo rivolse ai Galati – ricorda il vescovo nella Lettera – quando li esortò ad aiutarsi a portare gli uni i pesi degli altri, ed essere così fedeli alla legge di Cristo (Gal 6,2). Soltanto se sapremo concretamente caricarci il peso dell’altro sulle nostre spalle, solo nella misura in cui l’altro diventa una persona da portare e sopportare potremo dare valore a questo tempo che, per alcuni sarà solo tempo da far passare presto, ma che, invece, potrà diventare per noi tempo favorevole per riscoprire le radici della nostra fede e per accrescere la capacità di creare rapporti e generare comunità».

Massima attenzione deve essere rivolta ai deboli, ai più fragili, ai minori e gli anziani, per i quali lancia un appello: «In questi giorni – conclude il vescovo – il mio pensiero particolare va ai più piccoli perché non sia un tempo in cui, dopo il tempo della pandemia e della “terza guerra mondiale a pezzi” che sembra oscurare l’orizzonte, si sentano privati del futuro; un pensiero, ancora, agli ammalati e agli anziani che, sperimentando già quotidianamente abbandono e solitudine, possano, al contrario, essere messi al centro delle nostre attenzioni: sono loro che hanno maggiormente bisogno di cura e premura in questo periodo critico e delicato».

Di seguito la lettera del Vescovo di Pozzuoli e di Ischia mons.Carlo Villano

Aiutatevi a portare i pesi gli uni degli altri

Carissimi fratelli e sorelle dell'amata terra dei Campi Flegrei, quei campi che ardono e che per la loro particolare caratteristica ambientale, storica ed archeologica sono una perla che tutto il mondo conosce: questa bellezza porta con sé, in questi giorni, anche tanta sofferenza dovuta alla particolarità del nostro sottosuolo. Sono giorni in cui stiamo sperimentando tanta preoccupazione e tensione che caratterizza il quotidiano di tutti. A tutti quanti voi sento di esprimere la mia personale vicinanza; tutta la Chiesa di Pozzuoli vi è accanto in questo tempo di prova. Nei momenti più difficili siamo chiamati a far emergere la capacità di essere umani, di diventare esperti in umanità. È in momenti come questo che stiamo vivendo che sperimentiamo come l’ordinario può divenire straordinario. L’importanza di essere gli uni accanto agli altri, l’attenzione che siamo chiamati ad avere verso le persone che più ne hanno bisogno, portare gli uni i pesi degli altri, sono questi i piccoli esercizi quotidiani che ci fanno crescere ogni giorno di più in umanità e in capacità di tessere relazioni sociali. Si, carissimi, vogliamo fare nostre le parole che l’Apostolo Paolo rivolse ai Galati quando li esortò ad aiutarsi a portare i pesi gli uni degli altri, ed essere così fedeli alla legge di Cristo (Gal 6,2). Soltanto se sapremo concretamente caricarci il peso dell’altro sulle nostre spalle, solo nella misura in cui l’altro diventa una persona da portare e sopportare potremo dare valore a questo tempo che, per alcuni sarà solo tempo da far passare presto, ma che, invece, potrà diventare per noi tempo favorevole per riscoprire le radici della nostra fede e per accrescere la capacità di creare rapporti e generare comunità. In questi giorni il mio pensiero particolare va ai più piccoli perché non sia un tempo in cui, dopo il tempo della pandemia e della “terza guerra mondiale a pezzi” che sembra oscurare l’orizzonte, si sentano privati del futuro; un pensiero, ancora, agli ammalati e agli anziani che, sperimentando già quotidianamente abbandono e solitudine, possano, al contrario essere messi al centro delle nostre attenzioni: sono loro che hanno maggiormente bisogno di cura e premura in questo periodo critico e delicato. Vorrei esprimere il mio personale grazie a tutti coloro che ci stanno ci aiutando ad affrontare e superare difficoltà con molta umanità: è la Chiesa di Pozzuoli, attraverso la Caritas diocesana, le parrocchie e le rispettive Caritas che, accanto alle istituzioni preposte, offre il proprio servizio per essere di aiuto e di sostegno. Sorelle e fratelli di Pozzuoli, cittadini tutti dei Campi Flegrei, coraggio! Il Signore della vita condivide le nostre ansie e ci invita a guardare con fiducia e speranza all’oggi e al domani.

Pozzuoli, 24 maggio 2024 

Carlo Vescovo