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Al Teatro Delle Arti di Salerno i 70 anni in musica del cantane Nello Buongiorno

nello buongiornoCi sono giorni che sorgono per darti felicità perdute, per compensarti di cose perse lungo il cammino. Uno di questi si è materializzato il 6 maggio, appena ieri sera, per i 70 anni di musica di Nello Buongiorno. In un teatro stracolmo, quello del Delle Arti, il cantante, dalla voce possente, intatta, anche oggi, che di anni Nello ne ha 76, ha elevato note che sono state ricordevoli per ognuno dei presenti. E là c’erano proprio tutti, i ragazzi dell’altro ieri, pronti a riprendersi le emozioni provate e mai dimenticate. Le note musicali degli Astrali, chi le potrà mai obliare, sono un amalgama inscindibile, così è bastata la prima svisata del sax di Guido Cataldo, per far sparire le mura intorno al teatro ed essere fuori, nelle curve dolci della costiera, pensieri al vento, in una di quelle favolose serate consegnataci dagli Astrali. Nello Buongiorno, il festeggiato tra sorrisi, aneddoti ed inizio di carriera, viene omaggiato da un targa ricordo, dal primo cittadino di Positano, luogo natio del cantante, Giuseppe Guida.

Gaetano Stella, poi, presenta, intrattiene, si diverte e si mescola tra quei mostri sacri della musica salernitana. Ogni tanto, sul maxi schermo vengono proiettati spezzoni di vita e di successi del celebrato, sicché si comprende quanto abbia lavorato e quanta musica abbia nelle vene, se lo si punge escono note e non sangue.

Il repertorio, un raffinato innesto tra i successi di Nello Buongiorno e i pezzi del virtuosismo esecutivo degli Astrali che si diffonde come un incantesimo, ad incantare: Un uomo ed una donna, tre settimane da raccontare (inconfondibile la voce di Germano Cosenza), Il mare calmo della sera, a Vucchella, Voce e notte, (Gaspare Lauro) Era de maggio,   Don't Cry for Me Argentina (Diana Cortellessa, splendida), Oi bella vienetenne a Positano, That’ are friends for cantata da Eva MarieHffer, Mi manchi, Un’ora sola ti vorrei, gocce di pioggia su di me , Non mi innamoro più, Io amo, mille giorni di me e di te, Dimmi quando, quando, Yes ai no, Aspette che schiove,  Tu non mi lasciare mai.

 

A partecipare alla festa non è mancata Agnese D’ambrosio cantando, con una certa piacevolezza il brano: Sei grande, grande, grande, né sono mancati i maggiori musicisti salernitani tra cui: Sandro Deidda, Tullio Ragusa, Gian Pio Vietromile, Mario Ferrigno, Pinuccio Esposito, Oreste Vitolo, né l’incantevole balletto coreografato: Pina Testa, a circondare d’affetto chi ha speso la vita in musica.

E poi Guido Cataldo e Sandro Deidda, maestro ed allievo, un duetto poderoso, due sax a perdifiato, per la gioia di chi li ha ascoltati nel famoso brano dei The Champs: Tequila, un insieme che sa di passato, l’inizio del piccolo Sandro alla Polimusic, di presente, la gioia di suonare insieme con meritata bravura per l’allevo e del futuro, perché Guido, in Sandro, ha lasciato l’orma. La serata volge al termine, tanti visi tirati ed occhi lucidi, sul palco e tra il pubblico, Nello Buongiorno instancabile, attacca il pezzo che è la sua colonna sonora: Tu non mi lasciare mai, nessuno ha voglia di andare via, per trattenere più a lungo le pure emozioni provate. Le e note si ripetono, il sipario si chiude, la gente sfolla, ma la magia continua, continuerà ancora e sempre, perché Gli Astrali e la voce di Nello Buongiorno, sono il paracadute dell’amicizia, sono la gioventù.

Maria Serritiello