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L’ Università di Salerno compie 80 anni e la mostra che la celebra smontata in 80 ore

giovanni cuoco“Tanto rumore per nulla” avrebbe detto il buon Shakespeare, riferendosi alla mostra organizzata dall’UNISA di Salerno, per gli 80’anni della sua esistenza. Bruciata in solo tre giorni, ossia in 80 ore per non essere fruita da nessuno, dopo la vistosa inaugurazione. Per dirla alla Montalbano, personaggio del magnifico scrittore siciliano, Camilleri, hanno fatto “Scarmazzo, un inutile affollamento di personaggi che contano(!!) e poi via, smontaggio. Soffiate le 80 candeline, la festa è finita. Fuori dal dipartimento F1 e per tutto il campus ci sono studenti, egregi pensatori, che forse avrebbero avuto piacere, per confermare sempre più l’appartenenza a questo ateneo, di conoscere la sua storia. Ed invece, in verità, un mortificato impiegato, (N.D.R.) non ne conosco la sua qualifica, mi informa che sì, la mostra per intera la si piò guardare sul sito dell’Università.

Prima di continuare la reprimenda, devo spiegare che la scrivente, stamattina si è portata fino all’Università, per godere della mostra e ripercorrere storia della sua Università, dalla quale nel 1971 ne uscì dott.ssa in Pedagogia. Non risulti strano il desiderio, stamattina io avevo tante altre cose da fare, ma per l’appartenenza e il ruolo di operatrice culturale esercitato in 42 anni d’insegnamento e che non mi abbandona mai, mi sono ritrovata dinanzi ad un cumulo di parole a giustificazione e nessun contenuto nemmeno gli atti di un lavoro prodotto. Se mi sono trovata sprovvista, dinanzi alla biblioteca scientifica, illudendomi che fosse affollata di visitatori curiosi è anche perché non ne era stata annunciata la chiusura, come viene fatto, per ogni mostra che si rispetti

La Storia dei suoi 80 anni

Chi ha voluto fortemente l’Università a Salerno fu Giovanni Cuomo, nato a Salerno il 23 dicembre del 1874 e morto nella stessa città il 1948. Frequentò il liceo cittadino ginnasio Tasso, si laureò in lettere presso l'Università di Napoli, dedicandosi successivamente all'insegnamento. Fu tra i sostenitori della creazione di un istituto commerciale in Salerno, di cui in seguito divenne direttore. Nel 1905 si laureò in giurisprudenza presso l’Università di Napoli. Divenne, nel febbraio 1944, ministro del dicastero, durante il periodo di Salerno Capitale, che, nel maggio 1944, avrebbe assunto la dizione di Ministero della Pubblica Istruzione. È in veste di ministro ch, il 9 marzo 1944, Cuomo firma il decreto istitutivo dell' “Istituto Superiore di Magistero Pareggiato”, da lui voluto nonostante la contrarietà dell'ambiente accademico napoletano. L'Istituto di Magistero, di cui Cuomo fu presidente del consiglio di amministrazione fino al 1947, si trasformò in Università degli Studi di Salerno, nel dicembre 1968 a seguito della creazione della facoltà di Lettere e Filosofia.

1969 La facoltà di lettere e filosofia, sostituisce il vecchio magistero; seguita dalla facoltà di economia e commercio (1970); la facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali e la facoltà di giurisprudenza (1972) ed il corso completo di ingegneria (1983).

Nel 1988 l'università viene spostata dal centro urbano di Salerno, alle nuove strutture costruite nei comuni di Fisciano e Baronissi.

1991 L'istituzione delle facoltà di farmacia, (1992) scienze politiche e (1996) lingue e letterature straniere

Nel 2006 viene istituita la scuola di giornalismo di Salerno, in convenzione con l'ordine nazionale dei giornalisti.

Nel 2006 viene istituita la facoltà di medicina e chirurgia

All'inizio del 2013, in collaborazione con l'azienda ospedaliera "Ruggi d'Aragona" di Salerno, l'ateneo completa l'iter burocratico per l'istituzione della nuova Azienda ospedaliero-universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona - Scuola Medica Salernitana" Questo permette nel 2014 l'ulteriore sviluppo del dipartimento di medicina, con l'istituzione delle tre prime scuole di specializzazione in ambito sanitario.

Nel 2023 l'ateneo si dota di una nuova sede distaccata presso il comune di Avellino.

E prima ancora: La Scuola Medica Salernitana

Datata intorno all’anno mille La Scuola Medica Salernitana fu la prima illustre Accademia medica nell'Occidente e la prima universitaria legata alla medicina. La "Scuola" si fondava sull'unione tra la tradizione greco-latina e le nozioni acquisite grazie alle culture araba ed ebraica.

«Si tibi deficiant medici,

medici tibi fiant haec tria:

mens laeta, requies, moderata diaeta.»

«Se ti mancano i medici,

siano per te medici queste tre cose:

l'animo lieto, la quiete e la moderata dieta.

Da “Regimen Sanitatis Salernum”

 

La leggenda della fondazione

Si racconta che un pellegrino greco di nome Pontus si fosse fermato nella città di Salerno e avesse trovato rifugio per la notte sotto gli archi dell'antico acquedotto dell'Arce. Scoppiò un temporale e un altro viandante malandato si riparò nello stesso luogo, si trattava del latino Salernus; costui era ferito e il greco, dapprima sospettoso, si accostò per osservare da vicino le medicazioni che il latino praticava alla sua ferita. Nel frattempo erano giunti altri due viandanti, l'ebreo Elinus e l'arabo Abdela. Anch'essi si dimostrarono interessati alla ferita e alla fine si scoprì che tutti e quattro si occupavano di medicina. Decisero allora di creare un sodalizio e di dare vita a una scuola dove le loro conoscenze potessero essere raccolte e divulgate.

Grazie alla "Scuola Medica", la medicina fu la prima disciplina scientifica a uscire dalle abbazie per confrontarsi con il mondo e la pratica sperimentale e le donne mediche, ammesse ad esercitare al fianco degli uomini, curavano il benessere delle donne in special modo.

Il declino

Con la nascita dell'Università di Napoli, la "Scuola" cominciò a perdere via via importanza. L'istituzione salernitana, tuttavia, rimase in vita per diversi secoli finché, il 29 novembre 1811, fu soppressa da Gioacchino Murat in occasione della riorganizzazione dell'istruzione pubblica nel Regno di Napoli. Le rimanenti "Cattedre di Medicina e Diritto" della Scuola Medica Salernitana, operarono nel "Convitto nazionale Tasso" della città per un cinquantennio e cioè dal 1811, fino alla loro chiusura nel 1861, avvenuta per ordine di Francesco De Sanctis, ministro del neonato Regno d'Italia.

Un laureato eccellente

Domenico Cotugno nato nel 1736 a Ruvo di Puglia, nel 1756 conseguì la laurea in medicina presso la Scuola Medica Salernitana.

La città di Napoli gli ha intitolato un ospedale in cui si curano le malattie infettive, mentre l'Ospedale degli Incurabili, cui Cotugno aveva disposto un lascito, conserva un suo busto.

Non so come sia stata organizzata la mostra degli 80 anni dell’ateneo, complice la fretta dello smontaggio, ma mi è piaciuto compiere un excursus minimo, con semplici note ricercate, per sentirmi empaticamente unita a questo luogo che, in epoca passata, è stata fonte del mio sapere. Eppure il futuro è dinanzi ai tanti giovani che oggi ho visto sciamare, inconsapevoli di quanta storia sia intorno a loro. Senza la conoscenza del passato, il divenire è monco ed io oggi ho così paventato i giorni a seguire.

Maria Serritiello