Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookie Policy.

  • Categoria: Attualità
  • Visite: 638

Franceschini, Simone Sfriso curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia

Le periferie protagoniste della xv biennale di architettura

LAPILLI Logo MiBACT 250“Sarà Simone Sfriso il curatore del Padiglione Italia alla 15esima Biennale di architettura di Venezia”. Lo rende noto il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini che fa sapere che “la scelta è avvenuta a seguito di una procedura di selezione a cui sono state invitate a presentare un progetto espositivo dieci personalità di elevata competenza e professionalità del panorama dell’architettura nazionale. Sono pervenute proposte curatoriali di grande interesse e tutte molto attente alle più avanzate ricerche nell’ambito delle nuove frontiere del futuro urbano con un’attenzione particolare alle periferie. Il progetto presentato da Sfriso – sottolinea Franceschini - è in linea con il tema scelto dal curatore della mostra internazionale Alejandro Aravena che indaga la necessità di coniugare l’architettura con l’esigenza di una migliore qualità dell’ambiente edificato e quindi della vita delle persone. La proposta affronta inoltre con coraggio il tema della riqualificazione delle periferie urbane, luoghi finora trascurati e marginali in cui vive, lavora e sogna però la grande maggioranza dei cittadini delle nostre metropoli e che è al centro di una particolare attenzione da parte del governo che le vede come la grande sfida del secolo su cui investire con interventi di riqualificazione e innesti di architettura contemporanea. Ecco perché è stato espressamente chiesto ai curatori di affrontare il tema delle periferie e dello sviluppo delle città, una scelta – ricorda il Ministro Franceschini - in continuità con l’azione del governo che con la recente riforma del Mibact ha creato una direzione generale ad hoc nel ministero e approvato norme che incentivano i comuni, anche economicamente, a trasferire molte iniziative culturali dai centri storici alle periferie urbane”.

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, nell'ambito della terna proposta dal Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie urbane, ha scelto di designare Simone Sfriso quale curatore del prossimo Padiglione Italia alla 15. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Il titolo della sua proposta curatoriale, “TAKING CARE - progettare per il bene comune”, vuole essere una prova tangibile di come l’architettura possa contribuire a diffondere e rendere efficaci i principi di cultura, socialità, partecipazione, salute, integrazione, legalità in qualsiasi luogo e a qualsiasi scala.

Simone Sfriso (1966) è progettista e consulente nei settori dell’architettura bioecologica della riqualificazione urbana e degli spazi pubblici, della pianificazione e direzione dei cantieri urbani, si occupa degli aspetti progettuali ed esecutivi nei processi di progettazione partecipata e comunicativa. Nel 2013 ha ottenuto il premio Aga Khan per l’architettura per l’eccellenza rappresentata dal Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan, il premio internazionale Ius-Capocchin per la realizzazione dell’ospedale pediatrico più sostenibile al mondo (Port Sudan) e il Curry Stone Design Prize per l’insieme della sostenibilità (sociale e ambientale) dei recenti progetti realizzati nel mondo. Nel 2014 ha vinto lo Zumtobel Group Award per l’innovazione e la sostenibilità rappresentate dall’ospedale pediatrico di Port Sudan. E’ Architetto Italiano dell’anno 2014.