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Gli studenti dell’Istituto “Carlo Levi” di Marano (Na) illustreranno ai piccoli visitatori le vedute e i paesaggi della Campania dipinti sulle porcellane settecentesche della Real Fabbrica di Napoli. L’attività didattica, finalizzata alla conoscenza del territorio campano e alle sue evoluzioni attraverso i secoli, si svolge nell’ambito dei percorsi di “Alternanza Scuola - Lavoro".
La partecipazione è gratuita per i visitatori muniti di biglietto.
Domenica 3 luglio, ore 9,30- 13,30
Il Patrimonio per/di tutti- Paesaggi orientali e paesaggi napoletani a confronto
Gli studenti dell’Istituto “Carlo Levi” di Marano (Na) illustreranno ai visitatori le differenti forme di paesaggi dipinti sulle porcellane del patrimonio d'arte del museo.
Un percorso organizzato come un gioco, per riconoscere e scoprire le differenze tra i paesaggi rappresentati sulle porcellane cinesi “bianche e blu”, “famiglia verde” e “famiglia rosa” e quelli dipinti sulle porcellane napoletane della Real Fabbrica di Napoli. L’attività didattica si svolge nell’ambito dei percorsi di “Alternanza Scuola - Lavoro". La partecipazione è gratuita.
Domenica 3 luglio dalle ore 9.30 alle 13.30
Il Patrimonio per/di tutti-
Galanterie del mare. Objets de vertu in tartaruga e madreperla.
Gli studenti dell’Istituto “Carlo Levi” di Marano (Na) illustreranno ai visitatori la raffinata collezione del Museo: le ‘Galanterie’ e gli oggetti preziosi in tartaruga e madreperla. Tabacchiere, odorini, pomi di bastone, astucci, ‘nécessaires’ erano i complementi essenziali dei riti galanti, accessori indispensabili della moda maschile e femminile ma anche ostentazione di eleganza e prestigio sociale. La collezione rappresenta la testimonianza di un’epoca, il Settecento, caratterizzata alla celebrazione dei piaceri effimeri e del lusso. La partecipazione è gratuita.
Il Perdono di Assisi VIII centenario dell’Indulgenza della Porziuncola
Mostra di documenti, codici e libri a stampa antichi Santa Maria degli Angeli Museo della Porziuncola – Sala san Pio X
2 luglio – 1 novembre 2016
La Basilica papale di S. Maria degli Angeli-Provincia in Porziuncola, il Sacro Convento di Assisi, la Conferenza Episcopale Umbra, il Comune di Assisi e la Società internazionale di Studi francescani, organizzano, nel contesto delle iniziative culturali per celebrare l’VIII Centenario del Perdono d’Assisi o della Indulgenza della Porziuncola (1216-2016), una mostra presso la Sala san Pio X del Museo della Porziuncola a S. Maria degli Angeli di documenti, codici e opere a stampa antiche che illustrano la storia di questa indulgenza plenaria che sin dal secolo XIII ha visto giungere in questo luogo moltitudini di pellegrini in occasione della festa del 2 agosto.
La mostra, distribuita in 10 sezioni e in 26 teche, è accompagnata dalla pubblicazione di una guida divulgativa e di un catalogo edito dalla Fondazione Centro italiano di studi sull’alto Medioevo (Spoleto).
I documenti, i codici e i libri a stampa messi in mostra provengono dalle biblioteche del Sacro Convento di Assisi e del Convento della Porziuncola e da importanti biblioteche italiane e straniere, tra cui la Biblioteca Apostolica Vaticana. Saranno esposte la bolla di Celestino V per la Perdonanza de L’Aquila e la bolla di Bonifacio VIII per il primo giubileo del 1300.
L’inaugurazione della mostra sarà sabato 2 luglioalle ore 17 presso il Refettorietto del Santuario della Porziuncola. Presenterà il catalogo il prof. Roberto Rusconi (Università degli Studi di Roma Tre), storico del francescanesimo e del cristianesimo. La mostra sarà accessibile – ingresso libero – tutti i giorni, dalle 9.30-12.30; 15-19.
Per info, visita i nostri siti: www.assisiofm.it e www.sanfrancesco.org, oppure contatta il Museo della Porziuncola: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 075/8051419.
L’Associazione culturale di Promozione Sociale N38E13 presenta Becoming Connections #1. Entropie Napoli>Palermo, la prima tappa di Becoming Connections, ‘open project’ of contemporary art exhibitions.
Becoming Connections è un ‘progetto aperto’ che intende indagare le manifestazioni artistiche, culturali ed espressive di luoghi, realtà sociali ed artisti differenti individuando di volta in volta concrete o improbabili connessioni fra esse.
Becoming, assimilabile al concetto filosofico del divenire, è inteso quale continuo mutamento, ovvero quale perenne movimento che implica un cambiamento nello spazio e nel tempo. Connections si riferisce a legami e connessioni, possibili grazie all’arte, fra ‘isole’ appartenenti ad un unico ‘arcipelago’ culturale: isole separate, ciascuna con una propria identità, ma al contempo interconnesse, collegate da rotte di pensieri, idee e scambi culturali.
Per Becoming Connections #1, N38E13 ha invitato la curatrice Raffaella Barbato a strutturare un dialogo tra artisti siciliani e campani su tematiche sociali: accettando l’invito, la curatrice ha presentato un progetto di indagine artistica dal titolo Entropie. Gli artisti individuati rifletteranno e si confronteranno, in un’ottica socio-esistenziale, sul concetto di Entropia, un termine affascinante – dotato di una peculiare multisignificanza –, che può appartenere ed essere associato a diversi luoghi del sapere nonché a differenti metodologie della conoscenza e dell’indagine di ordinario ed extra-ordinario. Rileggendolo in una dimensione polisemica e metaforica e riprendendo quanto sosteneva Gilles Deleuze circa la natura di alcune parole, lo si potrebbe definire un “concetto baule”, in quanto abbraccia altri concetti e racchiude in sé una molteplicità di significati che rinviano a tutte quelle discipline – dall’economia alla psicologia, dalla filosofia alla sociologia, dalla storia all’arte – in cui lo status del disordine ha parte sia come agente che come contingenza, emergenza, conseguenza, compartecipazione, soluzione e prospettiva altra[…]. Gli artisti che hanno accettato l’invito per questa prima mostra collettiva sono: Francesca Capasso, Fare Ala, Adelaide di Nunzio, Silvia Giambrone, Sebastiano Mortellaro, Carmelo Nicotra, Pier Paolo Patti, Paolo Puddu, Maria Rapicavoli, Ciro Vitale. La collettiva,che verrà inaugurata sabato 25 giugno alle ore 19.00 presso N38E13 Cultural Space è, dunque, la prima tappadi un progetto più ampio, cui farà seguito una seconda “fermata napoletana” in autunno, alla quale si sta già lavorando ed a supporto della quale si è avviata un’azione di crowdfunding.
N38E13, associazione culturale di promozione sociale, nasce nel 2013 da un'idea progettuale di Ennio Pellicanò come luogo, fisico e virtuale, di promozione e produzione culturale con particolare attenzione alle espressioni contemporanee, e ai processi innovativi e virtuosi. Co-fondatori dell'associazione sono Ennio Pellicanò (presidente) e Agnese Giglia (vice presidente). N38E13 aps si occupa dell'ideazione, progettazione, organizzazione, promozione e produzione di progetti per la cultura, il turismo (inteso quale accesso ai luoghi) e lo sviluppo territoriale sostenibile. Il progetto che lo anima mira per un verso a valorizzare gli aspetti etici, innovativi e culturali dell'impresa, per un altro promuove attraverso il "design dei servizi" nuove forme di fruizione dei luoghi e di riqualificazione e riappropriazione degli stessi.N38E13 accoglie residenze, laboratori, mostre, incontri ed eventi. N38E13 nasce e si sviluppa a partire dal contesto di appartenenza, dai luoghi che la circondano e dalle culture che in essi si incontrano: le coordinate geografiche da cui deriva il suo nome (N38.1103 E13.3649) indicano in maniera inequivocabile il punto fisico di incontro ma anche quello mentale che può avere luogo in N38E13 o attraverso N38E13; un incontro basato sul coinvolgimento, sullo scambio e sulla condivisione di pensieri, culture di appartenenza, bagagli esperienziali posti al servizio di tutti, dagli ospiti che accoglie in virtù della sua attività ricettiva (BB) ai palermitani e non, cui apre le porte del Cultural Space in occasione di esposizioni d'arte, workshop ed altri eventi culturali, sino agli artisti, in residenza e non, che qui si incontrano e si confrontano dando vita a nuove traiettorie culturali. N38E13 si propone anche quale cerniera in un tessuto urbano sedimentato e come osservatore dei mutamenti socio-antropologici e dei passaggi che lo attraversano.Il progetto strategico si propone di attivare processi basati sulla condivisione sociale anche attraverso specifiche operazioni di crowdfunding e di fundraising e politiche di partecipazione dal basso. N38E13 svolge la sua attività anche al di fuori del suo Cultural Space, sul territorio nazionale ed estero.N38E13, candidato al COMPASSO D'ORO 2016, costituisce in tal modo uno spazio di relazioni dinamiche tra luoghi e persone.
SpazioN38E13
BECOMING CONNECTIONS #1
ENTROPIE NAPOLI > PALERMON40E14 > N38E13
Vernissage 25 giugno 2016 h 19.00; opening Dal 25 giugno al 25 settembre 2016
PROGETTO DI N38E13
Direzione e coordinamento: Ennio Pellicanò
Curatela: Raffaella Barbato
Progetto di allestimento: Agnese Giglia
Collaborazione alla produzione: Maria Stella Di Trapani
Progetto grafico: Leonardo Vaccaro
Ufficio Stampa: N38E13
INFO:
N38E13, via Maqueda 7, 90133 Palermo
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Finissage della mostra storica e presentazione del catalogo
giovedì 30 giugno 2016, ore 18.30
Giardino del Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino - via Baccio da Montelupo 45
Giovedì 30 giugno 2016, alle ore 18.30, nel Giardino del Palazzo Podestarile di MontelupoFiorentino, si terrà il finissage di “Materia Prima. Leoncillo, Spagnulo, Mainolfi, Cerone, Ducrot”, la mostra di carattere storico focalizzata sull’eredità lasciata da Leoncillo a una serie di scultori - Giuseppe Spagnulo, Luigi Mainolfi, Giacinto Cerone, Giuseppe Ducrot - che, come lui, hanno utilizzato la ceramica quale strumento per tornare a una materia originaria, informe. Montelupo Fiorentino dedica la chiusura della mostra proprio al ricordo di uno di questi, Giuseppe Spagnulo, recentemente scomparso.
In questa occasione verrà inoltre presentato ilsecondo volume del catalogo, dedicato alle sezioni di “Sculture in città. Asdrubali, Bertozzi & Casoni, Cecchini, La Pietra, Nagasawa, Perone, Plessi” e “Project Room. Nero/Alessandro Neretti, Christian Frosi e Diego Perrone, Morgane Tschiember, Irene Lupi”, e il cofanetto completo dei volumi Materia Prima, entrambi a cura di Marco Tonelli, e editi da Gli Ori di Pistoia (I volume prezzo 15 euro, II volume prezzo 18 euro, cofanetto I-II volumi prezzo 30 euro). Le fotografie delle opere sono a cura di Aurelio Amendola. Alla presentazione interverranno Marco Tonelli, direttore artistico di Materia Prima, Claudia Casali, direttrice del MIC di Faenza, Lorenzo Fiorucci, storico dell'arte, e Lorenzo Cianchi, artista e curatore project room.
Materia Prima, la ceramica dell’arte contemporaneaè unprogetto a cura di Marco Tonelli, organizzato dalla Fondazione Montelupo onlus e sostenuto del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, nell'ambito di Cantiere Toscana Contemporanea promosso dalla Regione Toscana.
Elena Carozzi, Beatrice Meoni, Phillippa Peckham, Maja Thommen e Silvia Vendramel
L'attenzione è tessuto novissimo
a cura di Ilaria Mariotti
Villa Pacchiani - Centro Espositivo - piazza Pier Paolo Pasolini - Santa Croce Sull’Arno
Fino a domenica 31 luglio il Centro Espositivo Villa Pacchiani di Santa Croce sull’Arno ospita la mostra di Elena Carozzi, Beatrice Meoni, Phillippa Peckham, Maja Thommen e Silvia Vendramel L'attenzione è tessuto novissimo, un’iniziativa del Comune di Santa Croce sull'Arno. Assessorato alle Politiche ed Istituzioni Culturali con la sponsorizzazione di Cassa di Risparmio di San Miniato, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.
Il progetto muove dall’esigenza di cinque artiste - tre pittrici e due scultrici, di provenienza e formazione diverse – di condividere un percorso creativo. Un’esperienza di dialogo e di ricerca comune che si sviluppa in due fasi: la prima, nei loro rispettivi studi, dove le artiste portano avanti la propria ricerca personale, condivisa in momenti stabiliti di riflessione e apertura al gruppo; la seconda, nella pratica dell'allestimento, che si concretizza nel portare direttamente sul luogo espositivo materiali preparatori o opere finite e nel collocarle nello spazio, rendendo così attivo il dialogo tra le varie ricerche e il luogo che le accoglie. Lo scopo è quello di offrire nuove possibilità di intervento in cui la mescolanza e l’accostamento dei diversi linguaggi consentano maggiori possibilità di riflessione, nel rispetto delle ricerche di ciascuna artista ma lavorando, al contempo, su un progetto comune.
Gli incontri di gruppo nei vari studi hanno talvolta individuato un tema su cui una delle artiste stava lavorando, facendolo diventare spunto di riflessione per le altre. E’ capitato dunque che un gesto della scultura migrasse nelle ricerche pittoriche e viceversa. Oppure che le artiste individuassero assonanze tra le proprie opere e che, in fase di allestimento, decidessero di proporle in relazione le une con le altre. Ne è nato dunque un percorso espositivo che, insieme ad opere individuali, riconducibili a ricerche personali, sviluppa incroci e significativi parallelismi, mette in evidenza divergenze, si muove da domande pratiche (nell’ordine dei materiali e delle tecniche), fino a riflessioni di carattere più esistenziale. Un percorso, in cui le singole voci vanno ad intrecciarsi in una partitura comune, presentando talvolta tracce di un processo condiviso, talvolta lavori più individuali, ora materiali di lavoro, ora opere finite, in un continuo dialogo tra creazioni, artiste e pubblico.
Il centro Espositivo di Villa Pacchiani diventa così il luogo per presentare un lavoro in progress, che mantiene le tracce di un processo creativo, assembla frammenti di lavoro individuale e messo in condivisione. Per l’occasione e per sottolineare la necessità di un dialogo, parte del progetto è una serie di laboratori dedicati ai bambini del territorio dal titolo Mattine. Gli incontri si configureranno come dei laboratori di pensiero e del fare, aperti a piccoli gruppi, da 4 a 8 bimbi per volta dagli 8 ai 12 anni, e si svolgeranno nel mese di giugno – metà luglio confrontandosi con gli spazi della Villa, con materiali diversi, per condividere lo spazio insieme alle artiste, lavorando sui principi della fiducia e della composizione collettiva.
Questa modalità di lavoro è stata presentata nel 2015 presso il LAS (Laboratorio del Liceo Artistico di La Spezia), presso la ex Ceramica Vaccari per NOVA cantieri creativi e, sempre nello stesso anno, durante la residenza nel comune di Quero Vas nell’ambito di Dolomiti Contemporanee.
Bio artiste
Elena Carozzi nasce a Milano nel 1967. Inizia il suo percorso artistico nel 1990 a Milano, presso la bottega di decoratori che lavora per lo studio dell'architetto Roberto Peregalli. Nel 1999 si dedica prevalentemente alla pittura, con il maestro Gian Carozzi, suo nonno, studia e approfondisce l'uso della materia. Nel 2002 la sua prima personale.Per molto tempo lascia distinte le due espressioni artistiche, pittura e decorazione, ma il forte interesse che le suscita lo studio dei post impressionisti, Edouard Vuillard e Pierre Bonnard, la porta ad elaborare una fusione dei due linguaggi.
Ha esposto in gallerie in Italia e all'estero.
Beatrice Meoni dopo la laurea in Letterature straniere, si forma attraverso i lavori con compagnie teatrali e scenografi di rilievo. Negli ultimi anni si dedica principalmente alla pittura, il suo lavoro si compone attraverso costruzioni di oggetti fallati, o rotti, provenienti dal quotidiano, che costituiscono un incipit di immagini e narrazioni sul reale. Il lavoro pittorico coglie la somma di questi oggetti nei suoi tentativi di percorso, le cadute, gli scollamenti, le fratture, attingendo alle forme, ai loro legami e si sviluppa principalmente per cancellazioni, sottrazioni dell'intero. Nel 2012 inizia la sua collaborazione con la galleria Cardelli & Fontana di Sarzana. Nel 2014 una sua opera entra a far parte della Collezione dei Musei di Verona attraverso il Fondo Acquisizioni ArtVerona. Tra le ultime esposizioni ricordiamo: 2015 "[dis]appunti", Museo Arte Contemporanea, Lissone, a cura di A. Zanchetta, Paper weight", residenza e intervento collettivo Dolomiti Contemporanee, Ex Cartiera di Vas (BL) ,"Hier bin ich nun. Was soll ich tun?", intervento collettivo, NOVA, Ex Ceramiche Vaccari, Santo Stefano di Magra.
Phillippa Peckham nasce a Iserlohn, Germania nel 1957. Ha studiato presso Bath Academy of Art e a Londra presso The Byam Shaw School of Fine Art. Successivamente ha insegnato disegno a Londra presso Goldsmiths College of Art e Heatherly's College of Art. Il lavoro parte da immagini fotografiche, disegnate e lavorate con pittura liquida o inchiostro, olio su tela o legno. La libertà e l’estrema semplicità del segno, conducono spesso il suo lavoro all’astrazione. Ha esposto a Londra al Royal Accademy, a Parigi , Milano e tra le ultime esposizioni, "Paper weight", residenza e intervento collettivo Dolomiti Contemporanee, Ex Cartiera di Vas (BL) ,"Hier bin ich nun. Was soll ich tun?", intervento collettivo, NOVA, Ex Ceramiche Vaccari, Santo Stefano di Magra.
Maja Thommen si è formata come scultrice negli anni 91-95 all’Accademia di Belle Arti di Carrara, tra le cave di marmo e un ambiente artistico internazionale. Nonostante la sua permanenza nel nord della Toscana, ha esposto soprattutto in paesi di lingua tedesca: Svizzera, Austria e Germania, lavorando con varie gallerie ed eseguendo commissioni pubbliche e private. In Italia ha esposto alla galleria Jannone di Milano e alla galleria La Subbia di Pietrasanta, partecipando a numerose collettive. Varie residenze artistiche portano l'artista a muoversi frequentemente dal Giappone alla Danimarca, all'Islanda lasciando segni visibili nella sua pratica di lavoro. Attualmente vive e lavora a Camaiore (Lucca).
Silvia Vendramel (Treviso, 1972), si occupa di scultura e installazione. Rendendo tangibile ciò che è effimero e spesso estraneo ciò che è familiare, la sua ricerca si basa sullo spostare e trasformare elementi del quotidiano per dar luogo a un dialogo con la realtà che la circonda.
Il suo procedere varia, in equilibrio tra razionalità e intuito, in un dialogo costante con la mutevolezza del divenire.
Il suo lavoro è stato esposto in Italia e all'estero, alcune delle mostre sono state: “Neve. Sole. Ti seguo tempo”, museo MAGra (PR), "Paper Weight", Ex Cartiera di Vas (BL), Dolomiti Contemporanee 2015, “L'origine è nuda” a cura di A. Zanchetta, Galleria FlavioStocco (TV) 2015, ”Il collasso dell’entropia”, Museo d’Arte Contemporanea di Lissone 2014, "Soffi e altre stanze" Galleria Nicola Ricci, Carrara 2014, “K Series”, IFCR Residences, Shangai 2012, “Round the clock”, evento collaterale della 54° Biennale di Venezia, Spazio Thetis (VE) 2011,“Here Exactly”, Italian Academy, NY 2008 (Premio New York 2007).