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  • Categoria: Libri
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La Vite e la Vela a Sorrento

alfHa coinvolto e convinto il pubblico sorrentino della Libreria Tasso, sempre colto e attento alle novità letterarie presentate dai titolari Stefano Di Mauro e Angela Cacace negli incontri con l’autore del lunedi, il romanzo “La Vite e la Vela”, di Gianlivio Fasciano, edito da Kairòs, presentato il 16 gennaio con la consueta verve da Carlo Alfaro, coadiuvato nell’occasione dalla psicoterapeuta Maria Grazia Santucci come relatrice e Teresa Corcione e Angela Marciano per il reading. Gianlivio Fasciano, nato a Termoli, vive e lavora a Napoli, dove svolge attività professionale di avvocato lavorista ed è campione di triathlon. Intellettuale di spiccata sensibilità e conoscenza, ha confezionato per il suo esordio nel panorama letterario un romanzo breve ma denso di significato. “Già il titolo, così poetico- commenta Carlo Alfaro- ci proietta nel cuore del romanzo, col dibattimento di Linda, giovane lavascale di un quartiere popolare di Napoli, brillante e sognatrice, che prima si trova ‘avvitata’ nel corpo di Napoli, ma poi trova la via per ‘veleggiare’ verso lidi di libertà ed autonomia, a Trieste”. A Linda era stato insegnato fin da bambina “che non c’era niente di meglio nella vita che sapere di non poterla cambiare in nessun modo e che neppure nulla poteva succedere per cambiare”. Ma tutto questo, invece di rassicurarla, come vorrebbe la famosa “rassegnazione” partenopea di epicurea ispirazione, la opprime e la angustia, fino a che un provvidenziale infortunio, che la fa precipitare dalle scale mentre è al lavoro, diventa il motore per il cambiamento che il suo cuore anelava, l’occasione che la vita le offre per decidere cosa fare per dare una svolta ad un’esistenza cui non sente di appartenere. Potrebbe leggersi, come messaggio, che nulla accade a caso, o che dalle disavventure anche più catastrofiche può nascere uno sviluppo inaspettato e sorprendente. Il romanzo racconta in realtà un percorso di vita, che è un autentico viaggio nell’anima. Un viaggio dove tutto converge e tutto ritorna, come nella rotonda di via Manzoni a Napoli, metafora della vita umana, dove Linda all’inizio del racconto, mentre aspetta il fidanzato dopo il lavoro, si concede di fumare la sua sigaretta, marca Lady, che la trasporta per pochi fantastici minuti in un universo parallelo, assaporando un po’ di quella libertà che la sua anima anela intimamente. Tutto ciò è narrato con una scrittura lucida e appassionata, asciutta e ironica, originale e piacevole, che incolla il lettore al libro pagina dopo pagina.