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  • Categoria: Libri
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Al Liceo classico “Albertelli” di Roma la presentazione del libro "Un tipo elettrosensibile” di Demetrio Salvi (OltreEdizioni)

Al Liceo classico “Albertelli” di Roma la presentazione del libro "Un tipo elettrosensibile” di Demetrio Salvi (OltreEdizioni)

Liceo Albertelli 250In occasione del "Maggio dei libri", stamane la comunità scolastica del liceo classico Albertelli ha ospitato un interessante dibattito sulla fibromialgia e l’elettro sensibilità' di recente riconosciute patologie sociali dalla Regione Calabria, dopo che la Basilicata le aveva individuate come malattie rare. Lo spunto è stato offerto dalla presentazione del romanzo autobiografico "Un tipo    elettrosensibile” (OltreEdizioni) di Demetrio Salvi, scritto con linguaggio accattivante, preciso, autoironico, essenziale, con quel distacco necessario e, allo stesso tempo, con l’empatica partecipazione di chi conosce l'argomento e sa descriverne senza bisogno di dover inventare o calarsi nei panni di un altro. Romanzo autobiografico di denuncia, di cui certamente risentiremo parlare perché pare che l’elettro sensibilità riguardi almeno il 4% della popolazione italiana (un documento interpartitico del Senato del 2021, sull'incidenza dell'uso massiccio della tecnologia in piena pandemia, ha evidenziato preoccupanti fenomeni neurologici riguardo all’attenzione e alle capacità intellettive degli studenti).

A discuterne con competenza con l'autore il dr. Paolo Giunta dell'Associazione Italiana Elettrosensibili (AIE), che ha presentato un dodecalogo, “12 consigli utili per usare la tecnologia senza farsi male”, il giornalista Fabio Monti Buzzetti di Rai 2, direttore del Centro per il libro e la lettura, vero motore del Ministero della Cultura di questa riuscita iniziativa del Maggio dei libri nata nel 2011 proprio per riavvicinare le giovani generazioni alla lettura in ogni luogo, a partire dalle scuole, Andrea Monda, Direttore de "L’Osservatore romano”, che ha ricordato come anche dolorose esperienze, come quella raccontata in questo romanzo, possano aiutare a riscoprire la sensibilità e l’unicità dell'essere umano, e infine il prof. Giovanni Russo, Caposegreteria del Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha portato il saluto della Frassinetti, evidenziando il ruolo della scuola come palestra per sviluppare attenzione critica alle problematiche sociali ma anche doti di resilienza e adattamento per affrontare un mondo sempre più tecnologizzato, senza dimenticare la nostra humanitas.