Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookie Policy.

  • Categoria: Libri
  • Visite: 378

A Portici, incontro su: “Animali fantastici e come proteggerli: i cavallucci marini”

A Portici, incontro su: “Animali fantastici e come proteggerli: i cavallucci marini”

 Mercoledì 20 marzo nuovo incontro del Portici Science Cafè (PSC) dal titolo “Animali fantastici e come proteggerli: i cavallucci marini". Ospite-relatore Luciano Bosso, ecologo e ricercatore dell'Istituto ISAFoM - CNR di Portici (Na).

                                     

PSC vettorialz 250Si svolgerà mercoledì 20 marzo alle 17:30, a via Diaz 144 (presso il primo piano di Villa Fernandes), a Portici, il nuovo appuntamento con la scienza targato Portici Science Cafè e promosso dall'associazione BLab.

Protagonisti dell'incontro, che per l'occasione sarà condotto - dopo l'introduzione a cura del coordinatore del PSC, Vincenzo Bonadies - da Luciano Bosso, ecologo e ricercatore dell'Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (ISAFoM) del CNR di Portici (Na), saranno i cavallucci marini, tra le specie di pesci d'acqua salata più in pericolo di estinzione. 

Un recente studio pubblicato sulla rivista Ecological Informatics, a cura dei ricercatori della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno e l’Università della Tuscia e quella del Salento, utilizzando i dati e le osservazioni ottenute con la collaborazione dei cittadini (esempio di "citizen science", scienza partecipata), ha permesso di individuare per la prima volta la distribuzione e le minacce per il futuro delle uniche due specie di ippocampi che attualmente vivono nei mari italiani.

Da qui, la necessità di capire e sensibilizzare sulle attività umane che minacciano maggiormente le aree di popolamento, così come di mappare le zone in Italia, suddivise per regioni, particolarmente a rischio per la creazione di un habitat ideale.

Obiettivo: far conoscere questi animali fantastici a chi abitualmente frequenta il nostro Mediterraneo, e insegnare a come averne rispetto per non pregiudicarne la scomparsa a causa soprattutto delle attività di pesca messe in atto non in forma controllata, con conseguente grave impoverimento degli ecosistemi marini. 

Ingresso libero.