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Con l’intento di proseguire il proprio operato nella valorizzazione dell’arte visiva italiana all’estero, della promozione di giovani artisti italiani in Dubai e con l’intento di favorire l’approccio consapevole alla frequentazione di spazi espositivi in Dubai, è nato il progetto Italian Vanity Art Exhibition, una mostra di arti visive (pittura, scultura, fotografia, installazione) presso la Gallery of Light del Dubai Community Theatre & Arts Centre (DUCTAC) Mall Of The Emirates, Dubai, nel periodo dal 4 al 10 maggio 2017. In esposizione le opere della Accorsi Arte con sede a Torino e Venezia, della Arionte Arte con sede in Catania e 33 “Solo Artist” del panorama artistico contemporaneo. Quattro le sezioni in esposizione: pittura, fotografia, scultura, installazione.
La Location La Gallery of Light, all’interno del Dubai Community Theatre & Arts Centre (DUCTAC), è un moderno spazio d’arte, situato in una posizione strategica e privilegiata a Dubai, all’interno del Mall of the Emirates, Al Barsha (2nd level Orange Car Park) ed ospita un programma di eventi e di attività partecipative per molte comunità multi-nazionali dell’Emirato. La galleria è stata partner della Biennale di Venezia del 2013.
Date Italian Vanity Art Exhibition si inaugura il giorno 4 maggio 2017 alle ore 19.00 alla presenza del Vice Presidente Camera di Commercio Italiana in Dubai, Dott Piero Ricotti e del Segretario generale, Dott Mauro Marzocchi.
L’esposizione proseguirà fino al 10 maggio con orario: 5 maggio h 14.00/20.00 - fino al 10 maggio h 11.00/20.00.
I visitatori saranno accolti dalla hostess parlante inglese/italiano.
L’ingresso è libero. In esposizione:
Accorsi Arte
Roberta Barni, Renato Bugiotti, Pietro Daresta, Maxo Della Rocca, Giuliana Fusari, Gabriela Herma, Guido Mannini, Mauro Molle, Paolo Perelli, Alfonso Silba, Laura Stoppani, Francesca Paltera.
Arionte Arte Contemporanea
Sara Berti, Concetta De Pasquale, Antonello Arena, Alessandra Lanese, Franco Politano, Fabio Modica, Giacomo Failla, Mimmo Scuderi.
Fino al 5 giugno 2017 il Museo Archeologico Nazionale di Napoli propone Kokocinski. La Vita e la Maschera: da Pulcinella al Clown. Una personale di circa 70 opere polimateriche, dipinti, sculture, altorilievi, installazioni, disegni, filmati, versi poetici, libri d’artista – ispirate alla metamorfosi della «maschera».
Al secondo piano, entrato nel salone della Meridiana il visitatore è spinto ad avanzare verso “L’Arena”, la prima delle sei aree in cui è articolato il percorso espositivo, una quinta semicircolare che fa da fondo all’Atlante Farnese, che pare anzi non disdegnare un muto dialogo con l’installazione Sguardo al futuro nascente, appositamente realizzata per questo appuntamento napoletano.
È qui che inizia il viaggio nella poetica materica di Koko. Così lo chiama MargaretMazzantini che nel catalogo della mostra ricorda che “[...]Koko nasce in teatro e al teatro è sempre tornato. In quel gioco di mescolamenti e illusione per chi ha sete di illudersi. Le sue scenografie sono fondali parlanti e incarnati all'attore, mescolati al suo spirito. Da lì deve essergli rimbalzata l'idea di questa carne imbavagliata, saltata fuori dalla materia pittorica. In quel regno suggestivo, dove il buio ingoia un braccio, un volto, la vita sfarfalla come un’ombra remota ferma sulla soglia. Sembra staccarsi, ma poi è trattenuta indietro. Una galleria di volti e forme umani, agganciati alla materia primordiale, come feti, in procinto di respirare, ma forse incapaci di farlo.[...]”.
Muovendosi attraverso le sale del museo, che custodiscono gli affreschi staccati dalle case di Pompei e dall’agro circostante, ci si meraviglia quasi dell’armonioso stato di simbiosi tra le opere di Koko e le testimonianze di un passato che rivive ogni giorno negli occhi di quanti sono disposti a cercarlo. L’affinità nasce anche dai temi. La maschera, la vita, il sogno. E che si tratti di Pulcinella, di Petruška o di Clown la ricerca, il senso sotteso, è lo stesso. Alessandro Kokocinski, un moderno avventuriero, perché sì, la vita del russo-argentino-italiano è una vita straordinaria, vuole mettere “faccia a faccia il visitatore coi problemi dei nostri giorni”. E quasi magicamente la ferocia della vita è messa a nudo attraverso il mascheramento, la poesia, i suoni, il colore e la materia, in un viaggio oltre il tempo, verso una, o meglio, la dimensione più scura e intima, fino a scovare anche lì una maschera interiore. Il percorso conduce allora allo svelamento della verità e forse ad una sofferenza catartica che può aprirsi alla più feroce ironia, ma anche alla luce, alla più leggiadra e funambolica voglia di sognare ancora e sorridere.
Sì è questa la forza di questa mostra, delle opere esposte, una ricerca che approda a risultati che riescono a far vibrare le corde dell’anima. E allora ben si spiegano le righe che Paolo Giulierini, direttore del MANN dedica alle opere esposte. “[...] In effetti le opere di questo artista — un uomo che ha subito egli stesso l’esilio, la persecuzione politica in momenti e luoghi chiave della storia recente (basti pensare all'Argentina o al Cile) e che ha vissuto la realtà del circo e del teatro — affrontano temi universali e parlano di un’umanità tormentata, coinvolta nello ‘spettacolo della vita’ e per questo spesso ritratta nella forma di clown o di un Pulcinella che, peraltro, torna a Napoli, nella sua città natale. Il dialogo serrato e diretto che si crea, nel suggestivo allestimento, tra le creazioni di Kokocinski e le pitture parietali delle domus pompeiane diventa allora un’occasione di riflessione ancora più profonda: maschere e scenografie antiche sono legate da un fil rouge alle opere contemporanee e ne decretano la pari dignità, ricordandoci che non è il tempo a stabilire il primato dell’arte. [...]”.
L’itinerario è animato da altre due grandi installazioni. Con “Olocausto del Clown tragico” si ‘assiste’ rapiti ad una messa in scena con protagonisti tanto malinconicamente, amaramente grotteschi quanto li obbliga la ferocia della vita a cui rispondono con ghigni tirati.
A trattenersi un attimo, l’atmosfera si carica di pathos e attraverso il rituale recupera, negli animi più sensibili, un intimo, personalissimo sentimento di religiosità. Il percorso prosegue nelle sale contigue, tra sogni, poesie, creature del folclore che si fanno materia per incarnare la ricerca della libertà, della verità.
Nella sala che accoglie “Non l’ho fatto apposta” che si avvale - in un video di corredo - della partecipazione di Lina Sastri, il visitatore è pronto ormai per entrare anch’egli in scena, immerso nello ‘spettacolo’ con la sua presenza.
Prima di andar via, ritornando nel salone della Meridiana, una sosta allo Sguardo al futuro nascente colora di significati più profondi la parodia grottesca della società contemporanea.
Icasticamente, in apertura di catalogo, Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo afferma:“ [...] Il messaggio quanto mai attuale di Kokocinski ruota intorno al rispetto per la dignità umana, condizione indispensabile perché questo nostro mondo sia sempre più orientato alla mutua comprensione e alla collaborazione tra i popoli, al di là delle rispettive convinzioni religiose, culturali e politiche di ciascuno”.
La mostra, a cura della Fondazione Alessandro Kokocinski, è promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro - Italia Mediterraneo con la collaborazione tecnica di Civita. Il catalogo è edito da Skira, con scritti di Tiziana Gazzini, Paola Goretti, Margaret Mazzantini, Paolo Conti e dello stesso Alessandro Kokocinski. L’apparato fotografico è nutrito e di notevole aiuto per un primo approccio alle opere.
Alessandra Manca
Titolo della mostra: KOKOCINSKI LA VITA E LA MASCHERA: DA PULCINELLA AL CLOWN
Periodo 7 aprile – 5 giugno 2017
Sede Museo Archeologico Nazionale di Napoli Napoli, Piazza Museo 19
Orari Dal lunedì alla domenica dalle ore 09.00 alle ore 19.30 Chiuso il martedì. La biglietteria chiude mezz’ora prima.
Info e prenotazioni Singoli, gruppi, scuole: 848 800 288 + 39 06 399 67 050 (dai cellulari e dall’estero) Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00; il sabato dalle 9.00 alle 14.00 mostrakokocinskinapoli.it
Biglietti Intero: € 12.00; Ridotto:€ 6.00
Catalogo:
Kokocinski La Vita e la Maschera: da Pulcinella al Clown
2017, 24 x 28 cm, 136 pagine 79 colori, e 7 b/n brossura ISBN 978-88-572-3601-8 € 29,00
Roma, 20 marzo 2017 – La mostra fotografica I Trattati di Roma del 1957 con gli scatti fotografici di Carlo Riccardi - Archivio Riccardi si terrà a Roma in occasione dell’evento “Buon Compleanno Europa” iniziativa promossa ed organizzata dal Centro per la Promozione del Libro, con il sostegno della Commissione Europea - Rappresentanza in Italia sarà ambientata nelle sale di Palazzo Ferrajoli in piazza Colonna, da martedì 21 a sabato 25 marzo 2017, in occasione del 60° anniversario dei trattati di Roma, che vedranno nella Capitale la presenza delle 27 delegazioni con Capi di Stato e di Governo.
Le immagini di Carlo Riccardi documentano la giornata del 25 marzo 1957 quando, in Campidoglio, vennero siglati i Trattati di Roma, considerati come l'atto di nascita della grande famiglia europea. Nelle foto si rivive l’atmosfera di energia ed entusiasmo per un giorno storico per l’Italia e tutti i Paesi promotori. Riccardi documenta le varie situazioni, dall’arrivo delle delegazioni in Campidoglio in una Roma piovosa fino alla firma dei Trattati. Nei primi piani dei padri fondatori traspare l’emozione di vedere la realizzazione di un sogno chiamato Europa.
Carlo Riccardi (1926) Fotografo ed Artista, ha raccolto in un grande archivio 70 anni di Storia italiana. I suoi scatti sono esposti in mostre permanenti a Pechino, Roma e San Pietroburgo. E’ il primo paparazzo della “Dolce Vita”. Amico di Ennio Flaiano, Federico Fellini e di Totò Negli anni Cinquanta fonda la rivista «Vip» e lavora per molti giornali. Ha documentato sei elezioni papali. Ha pubblicato diversi libri fotografici, tra i quali: Sophia Loren - Se mi dice bene (Armando, 2014) in omaggio agli 80 anni della grande attrice. De Sica, I tanti Pasolini e Vita da Strega, mostra fotografica che racconta gli anni d'oro del Premio Strega.
L’Archivio Fotografico Riccardi, iscritto presso la Soprintendenza Archivistica del Lazio di Roma in qualità di Patrimonio di Interesse Nazionale, è composto da oltre un milione di negativi originali, che ritraggono altrettanti momenti più o meno noti della vita politica, sociale e di costume che hanno caratterizzato gli ultimi 70 anni di Storia italiana.
Mercoledì 5 aprile 2017 ore 10.00 nelle sale della Collezione Farnese
Museo Archeologico Nazionale di Napoli si inaugura la mostra
“Assemblaggi creativi - bambini e ragazzi con Joseph Beuys al MANN”
La mostra presenta i risultati del laboratorio dislocato tra le aule scolastiche e il Museo MANN tra novembre 2016 e marzo 2017 e sviluppato in collaborazione con una rete di 10 scuole del territorio napoletano, soprattutto della periferia est di Napoli, che ha coinvolto quasi 700 bambini e ragazzi, compreso minori di etnia rom.
Nella sala conferenze del Museo, alle ore 10,30 si terrà un Convegno inaugurale cui interverranno personalità del mondo accademico.
La mostra
Attraverso metodologie cooperative e “a staffetta creativa”, tutti gli allievi, dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado, hanno lavorato secondo le idee di Joseph Beuys, Maestro indiscusso di “scultura sociale” ed interprete principale di una idea di arte intesa come processo inclusivo e democratico, volto ad una costante ricerca di dialogo tra uomo e natura e di collaborazione e partecipazione tra pari, per un progetto di benessere e armonia capace di migliorare la qualità della vita delle comunità.
Il progetto ha avuto la collaborazione del Servizio Educativo del Museo MANN e il Museo è stato “aula” per laboratori durante tutta la durata del percorso nei quali bambini e ragazzi provenienti da scuole differenti si sono incontrati e hanno lavorato insieme sullo sfondo delle statue della Collezione Farnese. Il progetto si è avvalso, inoltre, della collaborazione scientifica dell’Università “Parthenope” di Napoli.
La mostra sarà allestita il 4 aprile con l’aiuto di una classe di ragazzi del Liceo “G. B. Vico” di Napoli, che attraverso una marcia festosa, modalità consueta ai movimenti degli anni ’70 e tipica di alcune operazioni di Joseph Beuys sempre attento a coniugare arte e vita, porteranno al Museo gran parte dei lavori realizzati dagli altri alunni della rete. La marcia e l’allestimento sarà ripresa da filmmakers di ArcieMovie, che completeranno le riprese con l’inaugurazione della mostra il giorno successivo e produrranno un video della manifestazione.
Organizzazione
étant donnés associazione culturale
in collaborazione con il Servizio Educativo del Museo MANN
Con il patrocinio
Camera dei Deputati
MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
Comune di Napoli
Collaborazione e consulenza scientifica
Università degli Studi “Parthenope” di Napoli
Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli
Università degli Studi “Federico II” di Napoli
Le scuole in rete
Liceo Statale “Don Lorenzo Milani” Napoli
Liceo Statale “G. B. Vico” Napoli
38° Circolo Didattico di Napoli “F. Quarati”
48° Circolo Didattico di Napoli “M. Claudia Russo”
69° Circolo Didattico di Napoli “S. Barbato”
IC “46° Scialoja Cortese” Napoli
IC“47° Sarria Monti” Napoli
IC “49° Toti Borsi Giurleo” Napoli
IC “83° Porchiano Bordiga” Napoli
IC “1° De Luca Picione - Caravita” Cercola (Napoli)
Con la mostra Il Viaggio di Mastorna. Il sogno di un film messo in scena, curata da Alessandro Romanini e Francesco Frigeri e prodotta dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, il Lucca Film Festival e Europa Cinema 2017 rende omaggio a Federico Fellini, dando vita al suo film mai realizzato e proponendo, dal 18 marzo al 30 aprile alla GAMC di Viareggio, le tavole esecutive delle scene, come se tutto fosse pronto per girare la nuova pellicola del maestro riminese.
Fellini ha iniziato a pensare a Il Viaggio di Mastorna nei primi anni Sessanta, scrivendo note, disegnando scene e costumi, abbozzando la sceneggiatura e addirittura facendo i provini agli attori. Ha continuato a pensarci per tutta la vita, ma il film, alla fine, non fu realizzato mai. E come spesso accade, proprio per il suo essere rimasta incompiuta, l’ombra di Mastorna ha continuato ad aleggiare, in piccoli particolari narrativi, scenografici o musicali, in tutte le pellicole del maestro.
Il Viaggio di Mastorna è diventato un film leggendario, andando ad arricchire la schiera di opere incompiute che hanno costellato la storia del cinema, da Paradiso Inferno, Gesualdo Da Venosa di Bernardo Bertolucci, a Porno Teo Colossal di Pier Paolo Pasolini e A la recherche du temps perdudi Luchino Visconti e I Fiorentini di Franco Zeffirelli.
Il Centro Sperimentale di Cinematografia, che conserva parte dei materiali preparatori di questi lungometraggi, ha deciso di “dare vita” a quelle sceneggiature mai girate, realizzandone un progetto esecutivo, pronto per una realizzazione vera e propria.
Il progetto quinquennale del Centro Sperimentale di Cinematografia prevede un lavoro su questi cinque film, scritti ma mai girati. Il primo ad essere analizzato è Il Viaggio di Mastorna di Federico Fellini, che sarà presentato in anteprima mondiale alla GAMC di Viareggio, in occasione del Lucca Film Festival e Europa Cinema 2017.
Gli studenti del Corso di Scenografia e Costume, dopo un’analisi scrupolosa della sceneggiatura, hanno elaborato bozzetti e disegni tecnici degli ambienti e dei costumi dei personaggi, traducendo tutto questo in immagini che saranno esposte sotto forma di 50 tavole esecutive delle varie scene del film, con la supervisione del professore Francesco Frigeri e del corpo docente del corso di scenografia. Vi saranno inoltre alcuni bozzetti di costumi, realizzati dal corso di Costume con la supervisione di Maurizio Millenotti.
La mostra avrà una sua colonna sonora, realizzata in collaborazione con gli allievi del corso di recitazione e di suono, che accompagnerà il visitatore durante tutto il percorso.
Ci sarà inoltre una videointervista a Federico Fellini che parla di questo film mai realizzato e del relativo provino di Marcello Mastroianni per il personaggio di Mastorna, nel teatro 5 di Cinecittà.
Il Lucca Film Festival e Europa Cinema, presieduto da Nicola Borrelli, è tra gli eventi di punta delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Banca Generali e Banca Pictet sono i Main Sponsor della manifestazione e le mostre sono prodotte con il sostegno di Banca Société Générale. Il festival è realizzato grazie anche al Bando Funder35 e si avvale inoltre del supporto di Gesam Gas & Luce S.p.A, Istituto Luce Cinecittà S.r.l., Fondazione Banca del Monte di Lucca, Baldini Vernici, Lucar S.p.A, Lions Club Lucca Le Mura, Alleanza Assicurazioni S.p.A, Il Ciocco S.p.A, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Comune di Lucca, Comune di Viareggio, Provincia di Lucca e della collaborazione e co produzione di Teatro del Giglio di Lucca, Consociazione Nazionale donatori di sangue Fratres, Fondazione Giacomo Puccini e Puccini Museum - Casa Natale, Fondazione Carlo Ludovico Ragghianti, Fondazione Mario Tobino, Fondazione UIBI, Università degli Studi di Firenze, Martinelli Luce, CG Entertainment, Istiuto Luigi Boccherini e Liceo Artistico Musicale e Coreutico Augusto Passaglia. Si ringraziano anche Lucca Comics & Games, la Direzione Regionale di Trenitalia, Unicoop Firenze, Confcommercio delle Province di Lucca e Massa Carrara, il Corso di Laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa, Photolux Festival, Light It Up Blue - Lucca e App18 per la collaborazione.
Il Lucca Film Festival e Europa Cinema è un evento a cadenza annuale di celebrazione e diffusione della cultura cinematografica. Attraverso proiezioni, mostre, convegni e spettacoli dal vivo a tema cinematografico – spaziando dal cinema sperimentale al mainstream – il festival riesce a coinvolgere ogni anno un pubblico sempre più ampio. Nel corso delle edizioni il Festival è riuscito a distinguersi tra i tanti, mediante programmazioni audaci, ma al contempo attentamente studiate; è stato capace di omaggiare personalità affermate del mondo del cinema, di riscoprirne altre e “scommettere” su di nuove. A coronare il tutto contribuiscono le belle cornici di Lucca e Viareggio, città in cui il festival si è ormai imposto, diventando un appuntamento atteso ed imperdibile in Italia e in Europa.
Il Viaggio di Mastorna
Il sogno di un film messo in scena
Viareggio, GAMC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani
Tel. 0584 581118
18 marzo / 30 aprile 2017
da martedì a domenica, ore 15.30-19.30, chiuso sabato 25 marzo
Ingresso 8 euro, 4 ridotto con visita alla GAMC
Lucca Film Festival e Europa Cinema
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.luccafilmfestival.it